È partito quasi in punta di piedi il progetto Ludico Motorio Polisportivo “Scuola & Sport” destinato alle Scuole primarie del territorio, ma è giunto al primo terzo del suo percorso. Innanzitutto conosciamo il giovane progetto, le sue finalità ed i suoi aspetti educativi: Partiamo dalla definizione “Ludico”, cioè gioco; quest’ultimo fa parte della vita del bambino oggi e dell’adulto domani, è un’esigenza naturale quanto mangiare e dormire, parlare e camminare, è un modo per capire ciò che accade nel mondo e dentro di sé e aiuta a scoprire l’esistenza dei sentimenti. Il gioco, perché possa dare risultati decisamente positivi ai fini della socializzazione, deve essere proporzionato al grado di capacità dei ragazzi di conoscersi e mettersi in rapporto, di collaborare, di accettare il contributo degli altri, di qualsiasi tipo ed entità esso sia.
Il gioco educativo contribuisce egregiamente alla formazione della personalità dell’alunno. Influisce sia sullo sviluppo psichico che fisiologico dell’individuo e sulla sua socializzazione. Il ragazzo prova nel gioco importanti motivazioni e, spinto dall’interesse, non risparmia energie nel tentativo di realizzare nel miglior modo possibile il fine che si è proposto.
Il gioco educativo di movimento darà sicuramente risultati fisiologici, creando le condizioni per gli adattamenti organici e strutturali. Nel gioco collettivo la sensazione di far parte di un gruppo concorre a stimolare la collaborazione per il raggiungimento di un obiettivo concordato.
Altro valore del gioco educativo, che prevede il raggiungimento di un obiettivo ben determinato, presupponendo l’accettazione delle regole concordate, è anche quello di mettere in evidenza la reale personalità del ragazzo senza concedere la possibilità di finzioni. Questo è sicuramente un ottimo mezzo per la valutazione conoscitiva del ragazzo. Un sano gusto della competizione con adeguata preparazione ad accettare senza drammi i risultati quali essi siano, non potrà che dare effetti benefici nella strutturazione del carattere; la classifica determinata dal risultato di un gioco non potrà che essere utilizzata come strumento per migliorare la conoscenza di sé e il valore degli altri, inoltre deve essere stimolante e gratificante.
“Motorio”, ovvero movimento! Di solito questo genere di attività viene svolta nelle palestre, ma dove non sono presenti viene reso possibile un adeguamento in spazi interni disponibili: una sala polivalente, aule più spaziose oppure, condizioni climatiche permettendo, anche all’aria aperta. Inoltre con le linee guida del progetto, indicate dai C.O.N.I. Regionali, con i nuovi T.E.M. (test efficienza motoria) si vuole rispondere alle reali esigenze del settore offrendo nuove motivazioni con le più stimolanti modalità organizzative e di avviamento allo sport.
La scuola svolge un ruolo importante ed è dalle scuole del territorio che dobbiamo partire, coinvolgendole di più negli aspetti progettuali, supportando nuove forme di promozione e di pratica, valorizzando anche la figura docente come momento educativo e formativo necessario per avviare i giovani verso una migliore pratica sportiva, secondo unità d’intenti e forte collaborazione con il mondo dell’associazionismo sportivo tradizionale.
Gli obiettivi generali di questo progetto sono quelli di assicurare agli insegnanti il sostegno all’educazione generale della personalità dei bambini attraverso una metodologia ricca e articolata come può essere quella a carattere “polisportivo”, un’esperienza questa ultima che va a promuovere ulteriormente un’educazione interdisciplinare.
Il Tiro a Segno è già in campo insieme alla Pallavolo, Pallamano, Basket, Equitazione, Atletica, Calcio, Ginnastica Artistica e Arti Marziali. Al momento le scuole dei Comuni che hanno aderito sono quelle di Montecatini Terme, Chiesina Uzzanese, Pescia e Uzzano. Ma sentiremo parlare ancora di questo progetto e dei suoi risultati. (G.P.)
Comunicato stampa