E’ con un incontro che si è svolto questa mattina al Centro civico “Il Fiore” a Chiesina Uzzanese, che si è concluso il progetto di agricoltura sociale “Riccio”(ovvero”Responsabilità, Idee, Cura, Comunità Inclusive e Organizzate”) della Società della Salute della Valdinievole, realizzato con il contributo del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2022 di Regione Toscana. Nel corso dell’incontro, dopo i saluti istituzionali, è stato proiettato il video documentario del regista Riccardo Iacopino e sono stati presentati i
risultati delle azioni di monitoraggio e valutazione del Dipartimento Scienze veterinarie dell’Università di Pisa, coordinate dal Professor Francesco Di Iacovo. Quindi si sono succeduti gli interventi della Responsabile di settore della Regione Toscana, Elisa Del Pianta, della Responsabile agricoltura ANCI Toscana, Marina Lauri, del direttore della SdS Valdinievole Stefano Lomi, di un rappresentante delle aziende agricole partner del progetto e le conclusioni dell’Assessore all’agricoltura e allo sviluppo rurale della Regione, Stefania Saccardi: “L’agricoltura sociale è un percorso che prevede la presa in carico delle persone, il loro accompagnamento fino alla vera e propria autonomia. La scommessa è tenere insieme tutti questi passaggi e non mettere in atto provvedimenti di puro assistenzialismo – ha sottolineato l’assessore Saccardi –. Due sono le vere criticità. La prima far capire che l’agricoltura è un importante strumento ma che il primo passaggio è farsi carico delle
persone con fragilità, un compito che spetta al settore socio sanitario. La seconda è dare continuità a questi progetti. Bisogna crederci – ha concluso Saccardi – , bisogna che il sostegno dell’ente pubblico ci sia e sia consistente, soprattutto nella fase iniziale, e come Regione Toscana abbiamo svolto questo compito, ma poi è necessario che queste iniziative
riescano a stare in piedi da sole”.
Il progetto si è avvalso del partenariato di nove aziende agricole del territorio, tre cooperative sociali e il Dipartimento di Scienze veterinarie dell’Università di Pisa e ha previsto l’attivazione di percorsi di accompagnamento, formazione e inclusione in ambito agricolo con il coinvolgimento di diciotto persone. Le aziende agricole partner del
progetto sono imprese di tipo familiare del territorio della Valdinievole che svolgono varie attività: produzione florovivaistica, orticola, allevamento di animali, trasformazione e vendita dei loro prodotti, agriturismo, attività didattica con le scuole e altro.
“L’evento di oggi ci permette di condividere questo progetto con molte altre SdS e soggetti a vario titolo interessati – sottolinea la presidente della Società della Salute della Valdinievole, Simona De Caro -.
Siamo giunti a questo risultato dopo dieci anni di impegno nella realizzazione di attività di agricoltura sociale, con interventi in grado di promuovere l’inclusione sociale e, allo stesso tempo, con ricadute positive sulla comunità locale”.
“Quando si parla di agricoltura sociale si intende una proposta innovativa destinata alle persone fragili e alle comunità – spiega Stefano Lomi, direttore della SdS della Valdinievole -. In questo caso, infatti,riescono a convivere e sostenersi a vicenda due necessità, la produzione di prodotti alimentari e l’erogazione di servizi sociali. Attività il cui
sviluppo è possibile grazie a un circolo virtuoso che vede protagonisti diversi soggetti: imprese agricole, cooperazione sociale, società della salute, aziende sanitarie locali e associazioni”.
SDS Valdinievole
Comunicato stampa