”La commissione che è stata nominata dal Consiglio Comunale di Pistoia per la valutazione del quesito referendario relativo al referendum consultivo contro la quotazione in borsa del progetto Multiutility , composta dalla dottoressa Vera Aquino, dal Dottor Marco Pisaneschi e dal Professore Giovanni Tarli Barbieri, ha reso noto ieri il responso per cui il nostro comitato ha raccolto oltre 1400 firme. Nonostante il quesito referendario proposto riportasse letteralmente il testo della delibera del Consiglio Comunale Pistoiese, il quesito è stato dichiarato NON AMMISSIBILE.
Il comitato esprime profondo rammarico e sconcerto per tale decisione ANTIDEMOCRATICA.
Il primo motivo di non ammissibilità, a giudizio della commissione, riguarda l’incompetenza del Consiglio Comunale in tale decisione perché nella sostanza il Comune di Pistoia detiene solo il 5,48% di azioni della Holding ( in poche parole, come già evidenziato dal nostro comitato, ciò conferma che il Comune di Pistoia NON CONTA ASSOLUTAMENTE NULLA!!) e in questa operazione dovrà sottostare alle decisioni di Firenze e Prato.
Il secondo motivo di non ammissibilità sarebbe il fatto che il quesito non chiarisce che la quotazione in borsa riguarderebbe “SOLO” il 49% delle azioni.
Ricordiamo che la holding è interamente pubblica e con la quotazione in borsa avverrà un processo di privatizzazione di beni pubblici e di diritti dei cittadini.
Non faremo il referendum ma questo parere rafforza la giustezza delle nostre posizioni e per questo continueremo la battaglia in ogni modo possibile.
Non avremmo mai pensato che dei cosiddetti rappresentanti del popolo commettessero un furto di democrazia a danno dei cittadini e del loro diritto di partecipazione. VERGOGNA!!”.
Acquabenecomune Pistoia e Valdinievole
Comunicato stampa