In questi giorni stanno cominciando ad arrivare a famiglie e imprese le comunicazioni di alcuni gestori del mercato libero di gas e luce che propongono una “modifica unilaterale’ dei contratti finalizzata ad aumentare le tariffe: le comunicazioni fanno capire chiaramente che non si può far altro che accettarle o trovarsi un altro fornitore.
La modifica unilaterale dei contratti viola l’articolo 3 del decreto aiuti bis (DL 115/2022 Decreto-Legge convertito dalla L. 21 settembre 2022, n. 142). Secondo tale articolo “fino al 30 aprile 2023 è sospesa l’efficacia di ogni eventuale clausola contrattuale che consente all’impresa fornitrice di energia elettrica e gas naturale di modificare unilateralmente le condizioni generali di contratto relative alla definizione del prezzo”.
I gestori che stanno inviando le ‘proposte’ di modifica non applicano quella disposizione, volta a tutelare gli utenti dagli aumenti del costo dell’energia. ARERA ha quantificato tale aumento nella misura del 59%, ma l’incremento reale sarà del 71%, visto che una parte dei costi sarà posticipata e sarà pagata nei prossimi mesi (aggiungendosi alle prossime bollette). Inoltre, l’aumento fissato da ARERA vale solo per gli utenti del mercato tutelato, che rappresentano appena l’11% del totale. Per gli utenti del mercato libero l’incremento sarà più alto: le comunicazioni inviate in questi giorni stanno applicando i primi aumenti attraverso la violazione di legge sopra ricordata.
Con la costituzione della Multiutility Toscana sui servizi pubblici (acqua, rifiuti, luce e gas), anche su rifiuti e acqua avverrà quanto sta succedendo per le bollette di gas e luce: nel prossimo anno è già previsto il conguaglio per i minori consumi di acqua causati dalla siccità e per il maggior costo dell’energia elettrica.
Cosa ne pensano i Sindaci di questa prospettiva? Come potranno rendere conto alle rispettive comunità di ciò che accadrà quando gli incrementi delle tariffe diventeranno insostenibili per famiglie e imprese?
Tutti gli utenti sanno che l’aumento delle tariffe dei servizi di gas e luce non è iniziato con la guerra in Ucraina. L’aumento vertiginoso dei prezzi si spiega con la speculazione finanziaria praticata anche dai gestori a controllo pubblico: per la fatturazione del gas agli utenti finali (famiglie e imprese) non si applica un prezzo in linea con quello di acquisto della materia prima, ma le quotazioni fissate dalla Borsa di Amsterdam, dieci volte superiori.
Con quotazione in Borsa della Multiutility Toscana i sindaci saranno espropriati dalla possibilità di garantire servizi pubblici a costi ragionevoli. Poiché il Codice civile esclude gli azionisti dall’esercizio dei poteri di gestione ed amministrazione delle società, a prendere le decisioni in merito saranno i manager del consiglio di amministrazione.
Con la scusa del mantenimento del controllo pubblico i servizi pubblici saranno privatizzati e sottoposti alle regole del mercato e della speculazione.
CHIEDIAMO CON FORZA AI SINDACI DEI COMUNI INTERESSATI DI NON DELIBERARE A FAVORE DEL PROGETTO DELLA MULTIUTILITY
Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua
Associazione per i diritti dei cittadini Toscana
Atto Primo – Salute Ambiente Cultura
ABC – Associazione Beni Comuni Pistoia
Osservatorio Ambientale Prato
Comitato Ambientale Casale
Pro Bisenzio
Comitato Difendiamo la nostra salute Prato sud
Fridays for Future Prato
Comitato InMezzoAllAutostrada
Extinction Rebellion Prato
AlterPiana
Orto Collettivo
La Libellula Gruppo per l’ambiente – Valle del Serchio
La Piana contro le nocività-Presidio Noinc Noaero
AcquaBeneComune Pistoia e Valdinievole
Comitato Acqua Bene Comune Valdarno
Obiettivo Periferia
Comunicato stampa