Sig. Sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi, È solo un caso che da quando si parla di Multiutility stiamo subendo rincari delle tariffe TARI? Occorre fare chiarezza e avere un po’ di trasparenza in quanto siamo proprio noi cittadini a doverne pagare il conto. Intanto sappiamo per certo che il rincaro è stato deciso dall’ATO Rifiuti Centro, il cui consiglio è composto proprio da tutti i sindaci dell’area, non potrete quindi negare la vostra diretta responsabilità? Le chiediamo cortesemente di essere informati delle proposte fatte da Alia S.p.A. per giustificare un tale rincaro. Certo è il fatto che il presidente di ALIA Ciolini ha lanciato il 12 aprile un appello sulla mancanza di impianti soprattutto nell’ATO centro, ma al contempo ha parlato di 28 milioni di utili nel bilancio 2022 la cui distribuzione verrà decisa in assemblea, utili che rappresentano circa il 7% dei ricavi di Alia. Che la Multiutility costituisse un modo di far cassa dei comuni a danno dei cittadini, e non lo strumento per effettuare gli investimenti necessari, lo abbiamo affermato ripetutamente. Quindi i nostri sindaci, oltre ad incassare le nostre tasse, che dovrebbero quindi coprire i servizi, ma invece di garantirci servizi pubblici efficienti e a costi ragionevoli, ci tassano nuovamente con gli utili di queste holding finanziare che si distribuiscono. Malgrado le dichiarazioni della Assessora regionale Monni dello scorso anno, che dichiarava a gran voce che sarebbe stato l’ultimo aumento della TARI, eccone un altro e non di poco conto, scaricando il tutto sulla mancanza di impianti. Signor Sindaco, questi aumenti non saranno legati al fatto di rendere più appetibile la Multiutilty in vista del suo prossimo approdo in Borsa. Il controllo capillare da lei dichiarato lo ha poi fatto? E la sfida di questa grande Holding che era disegnata come unica via percorribile per avere servizi più efficienti, forza maggiore per effettuare investimenti e riuscire a diminuire le bollette che fine ha fatto? Presentare gassificatori e inceneritori come unica soluzione per la gestione e chiusura del ciclo rifiuti rappresenta un’informazione distorta, con questi impianti rimane sempre una quantità di rifiuto, trasformato dagli inceneritori in rifiuto speciale, da conferire obbligatoriamente in discariche speciali. Inoltre gli impianti che si propongono avranno un costo di circa 400 milioni di euro ed una vita di circa 30 anni, con un impatto sulla Tari di circa 13 milioni di euro ogni anno. Forse anche gli investimenti sono finalizzati alla sempre più difficile quotazione in borsa della multiutility nel 2024 e dal prestito obbligazionario di 50 milioni di € che scadrà proprio ad inizio dello stesso anno. L’unico ed il solo modo di ridurre i costi di gestione dei rifiuti è quello di ridurre il quantitativo di rifiuti prodotto, aumentare la raccolta differenziata, per trasformare i rifiuti in materia prima seconda, basta con i costi dei cassonetti “poco intelligenti” l’unico modo per fare una seria raccolta differenziata è il porta a porta. Recriminare sulle nomine che sono state fatte nel C.d.A della Multiutulity serve a poco, veda invece di attivarsi perché venga fatta una valutazione da terzi sulla distribuzione delle quote nella multiutility, poiché con la metodologia adottata il nostro comune vede una diminuizione del proprio patrimonio netto di circa 5 milioni di euro a favore di Firenze. In attesa di una sua risposta Acqua Bene Comune Alleanza Beni Comuni Obiettivo Periferia Onda Etica Potere al Popolo Forza del Popolo Rifondazione Comunista – S.E Partito Comunista Il sole per tutt* Palomar Partito 3 V Circolo Arci San Felice Circolo Arci Barile Rete Toscana in Movimento
Comunicato stampa