Tornare indietro nel tempo e immergersi nel reparto di tintoria della Cimatoria Campolmi, ricostruita fedelmente grazie alla realtà virtuale così come era nel 1953, per assistere ad una storia lì ambientata, interpretata da attori in carne ed ossa. Cimatoria Campolmi 1953 è il nome di questa esperienza immersiva che da oggi si può vivere alla Biblioteca Lazzerini di Prato, sorta proprio dove si trovava la fabbrica Campolmi.
L’iniziativa si inserisce nel quadro di TIPO – Turismo Industriale Prato, il progetto di turismo industriale che porta alla scoperta del più grande distretto tessile d’Europa, oggi punto di riferimento per la green fashion e ricco di spazi industriali di grande suggestione.
L’uso di tecnologie VR/AR consente di creare ricostruzioni storiche virtuali degli ambienti industriali, permettendo ai visitatori di esplorare e comprendere meglio il patrimonio industriale della città.
Il Complesso Campolmi, che ospita il Museo del Tessuto e la Biblioteca Lazzerini, è il cuore pulsante del progetto TIPO. Questo sito storico, riconosciuto come Anchor point da ERIH (European Route of Industrial Heritage), rappresenta un esempio straordinario di rigenerazione urbana. Cimatoria Campolmi 1953 ricostruisce, dove ora si trova la hall della biblioteca, il reparto di tintoria in pezza del Complesso Campolmi durante il periodo di attività industriale. Utilizzando visori VR, i visitatori potranno vivere un’esperienza immersiva e realistica, esplorando il passato con un livello di dettaglio e autenticità senza precedenti.
Il prodotto multimediale è stato ideato e realizzato da Manifatture Digitali Cinema Prato e Pistoia – Fondazione Sistema Toscana, nella cui mission rientra anche il compito di promuovere il territorio regionale e la sua identità, utilizzando strumenti di comunicazione digitale integrata. Grazie a questo progetto si armonizza così la strategia complessiva sul turismo industriale e digitale, promossa attraverso le progettazioni europee nel contesto del progetto europeo Cre@ctive e attraverso il progetto di Ambito pratese “Valorizzazione dell’immagine e dell’offerta turistica del territorio dell’Ambito Turistico Area Pratese”, finanziato dalla Regione Toscana con risorse del Fondo Sviluppo e Coesione.
La realizzazione di Cimatoria Campolmi 1953 ha visto anche un’attività fondamentale di raccolta e analisi della documentazione storica dell’omonimo ex complesso industriale, essenziale per garantire una ricostruzione accurata e fedele degli ambienti industriali, arricchendo l’esperienza dei visitatori con dettagli storici autentici. L’esperienza immersiva, fruibile in italiano o in inglese, si arricchirà nelle prossime settimane anche di contenuti aggiuntivi, come schede storiche e podcast.
Dopo l’app TIPO, che ha facilitato l’interazione dei turisti con il patrimonio culturale della città, e permesso la creazione di tre itinerari turistici da fruire autonomamente, l’uso di video e visori VR segna un ulteriore passo avanti nella promozione del turismo industriale.
CHE COS’È TIPO – TURISMO INDUSTRIALE PRATO
Trasformazione, turismo e futuro. Sono i tre capisaldi di TIPO – Turismo Industriale Prato, il progetto nato per raccontare la città di Prato, partendo dal passato, attraversando le grandi trasformazioni del presente, fino a “toccare” il futuro che si sta formando sotto gli occhi del visitatore alla ricerca di una meta di viaggio originale nella “Toscana che non ti aspetti”, dinamica e contemporanea. TIPO accende i riflettori sul più grande distretto tessile d’Europa, valorizzandone il grande processo di trasformazione urbana, culturale ed economica in grado di tenere insieme tradizione e innovazione. Dal centralismo delle fabbriche e dell’economia improntata su di esse a una città contemporanea sempre più green, con un forte sviluppo del turismo sostenibile ed esperienziale a vocazione europea, in cui Prato e il progetto TIPO si inseriscono perfettamente. TIPO è un’esperienza alla scoperta dei luoghi industriali suggestivi e ricchi di fascino, in cui è presente la mano di grandi architetti e si respirano le storie di coloro che li hanno vissuti. Sono proprio le fabbriche a raccontare la città ed il distretto del Museo del Tessuto, del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci e del Mumat – Museo delle macchine tessili, come modello di imprenditorialità, cura dell’ambiente e progettazione culturale. Un “dentro e fuori” dalle archeologie industriali agli stabilimenti in attività, per toccare con mano i tessuti e la loro storia
Gli itinerari di TIPO: in italiano e inglese, sempre accessibili con guida e piantina (disponibili all’ufficio del turismo di Prato), e con l’app ufficiale TIPO.
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Prato è raggiungibile comodamente in poche ore da ogni parte d’Italia
In aereo: Aeroporto Amerigo Vespucci Firenze (Peretola) o Aeroporto Galileo Galilei Pisa
In auto: uscite consigliate A1 Calenzano-Sesto Fiorentino, A1 connessione A11 Firenze Nord, A11 uscite Prato Est o Prato Ovest, SP 325 Prato-Bologna
In treno: numerosi collegamenti ogni ora con Firenze e Bologna nelle stazioni di Prato Centrale e Prato Porta al Serraglio.
Con la Prato Card visita i principali musei di Prato a prezzo agevolato
https://www.prato-musei.it/it/info/card/Un’immagine estrapolata dall’esperienza di realtà virtuale immersiva (adattamento fotografico bidimensionale).
Ufficio stampa: laWhite – press office and more | tipoprato@lawhite.it
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Comunicato stampa