Finalmente una bella notizia che riprendiamo da un quotidiano on line : il carello della spesa per i residenti della nostra provincia è il più conveniente d’Italia. Ciò potrà sicuramente fare piacere alle molte famiglie, che in questi momenti di crisi,sono alla continua ricerca di come risparmiare sulla spesa pur acquistando prodotti di qualità:
“Sospiro di sollievo per le famiglie del pistoiese: proprio nella citta’ toscana infatti di media e’ piu’ conveniente fare la spesa. In un anno una famiglia puo’ spendere anche solo 5.876 euro: un trend simile al resto della Regione dove la concorrenza impone un abbassamento dei prezzi dei punti vendita.
Nella classifica nazionale sui “carrelli convenienti” si posizionanao i supermercati di Cuneo e Verona dove la spesa costa circa 6.000 euro. Tra le citta’ piu’ care, invece, ci sono Ragusa, Messina, Sassari, Siracusa, Reggio Calabria e Aosta. A fare il quadro della situazione l’associazione Altroconsumo che ha effettuato i calcoli, visitando 907 punti vendita, sui prezzi di un paniere di 500 prodotti di marca, costruito su 105 tipologie merceologiche e ponderando l’acquisto e l’utilizzo piu’ frequente (latte e pasta, per esempio) nella spesa tipo degli italiani. Secondo Altroconsumo, e’ possibile realizzare risparmi concreti fino a 1.400 euro in un anno se si sceglie il punto vendita meno caro nella propria citta’: un aspetto particolarmente interessante se si pensa che una famiglia italiana usa un quarto dell’intero budget a disposizione per la spesa alimentare e prodotti per l’igiene personale e per la casa.
Paradossalmente proprio dove c’e’ un’offerta povera, cioè dove la concorrenza non esiste, i prezzi si livellano verso l’alto: e’ questo il caso di Aosta, la citta’ piu’ cara dell’inchiesta, con 6.850 euro per la spesa tipo. Le grandi citta’ poi si posizionano tutte poco sopra la media nazionale: Napoli, Torino (6.400 euro di spesa) poco meglio di Milano (6.500 euro) e Roma. Care anche Messina, Siracusa, Reggio Calabria, Sassari, per poi chiudere con Aosta. Se si sceglie poi di acquistare nei discount prodotti non di marca o a marchio commerciale il risparmio aumenta in maniera consistente”.
Francesca Ceccarelli