Con l’importante possibilità di ampliare gli orari di apertura, con una semplice comunicazione al comune e il rispetto delle regole, riaprono molti negozi e attività di Pescia.

Di questo è molto soddisfatto il sindaco Oreste Giurlani, che proprio venerdì aveva sollecitato con un appello pubblico e una lettera il governatore Enrico Rossi ad autorizzare la riapertura di tutte le attività chiuse in questa quarantena da coronavirus.

“Pur con tante difficoltà dovute alle comunicazioni ufficiali arrivate in serata, possiamo annunciare che anche a Pescia potranno riaprire le attività ancora chiuse- commenta il sindaco Giurlani-. Da parte nostra vogliamo aggiungere che , con una semplice comunicazione al comune, potranno essere modificati gli orari di apertura, per consentire una adeguata organizzazione del lavoro e lo scaglionamento della clientela. Ovviamente vigileremo sul rispetto delle norme sanitarie e sulle regole esistenti, ma ci auguriamo che questa spinta possa permettere a tanti operatori e tante famiglie di vedere un po’ di luce in questo momento molto buio. Mi fa piacere che bar , ristoranti , pasticcerie , pizzerie , pub, parrucchieri, estetiste e commercio al dettaglio possano riaprire, secondo le linee d’indirizzo approvate dalla conferenza stato -regioni e allegato al dpcm”.

 

In sintesi ecco i punti principali di questo provvedimento

✔️dal 18 maggio potranno riaprire i negozi, i servizi di cura alla persona, bar e ristoranti, gli stabilimenti balneari, gli uffici pubblici e i musei a condizione però che le regioni accertino che la curva epidemiologica sia sotto controllo;

✔️ dal 25 maggio potranno riaprire – sempre previa autorizzazione delle regioni – le palestre, le piscine e i centri sportivi;

✔️ dal 15 giugno potranno riaprire cinema e teatri, e cominceranno una serie di offerte ricreative per i bambini, ha detto Conte;

✔️ dal 18 maggio ci si potrà muovere liberamente all’interno della propria regione, salvo disposizioni più restrittive per aree specifiche in cui sarà rilevato un maggiore rischio di contagio: «significa uscire di casa senza dover giustificare dove si vuole andare», compresi «al lago o in montagna»;

✔️ da lunedì si potranno incontrare anche gli amici (e quindi chiunque si voglia), oltre ai famosi “congiunti”;

✔️ fino al 2 giugno ci si potrà muovere da una regione all’altra solo per motivi di lavoro, salute o assoluta urgenza; dal 3 giugno potrebbe tornare possibile spostarsi liberamente tra regioni diverse: ma dovrà essere valutato e dipenderà dai nuovi dati sull’epidemia, che potrebbero richiedere provvedimenti specifici e più restrittivi per certe aree;

✔️ dal 3 giugno sarà possibile muoversi da e per l’estero, ma potranno esserci disposizioni specifiche per gli ingressi e le partenze verso certe aree; continuano ovviamente a valere le misure restrittive internazionali e comunitarie, e quindi anche quelle che limitano gli ingressi in paesi esteri dall’Italia;

✔️ sempre dal 3 giugno si potrà entrare in Italia dall’Unione Europea senza l’obbligo di 14 giorni di quarantena: serve a rilanciare il turismo, ha detto Conte;

✔️ continua a valere l’obbligo di isolamento domiciliare o in albergo sanitario per le persone risultate positive al coronavirus o per i loro contatti stretti, se deciso dalle autorità sanitarie;

✔️continuano a essere vietati gli assembramenti in luoghi pubblici; gli eventi con la presenza di pubblico «si svolgono, ove ritenuto possibile sulla base dell’andamento dei dati epidemiologici»;

✔️i sindaci possono chiudere aree in cui non è possibile garantire il distanziamento fisico;

✔️possono riprendere le funzioni religiose, seguendo i regolamenti appositi approvati dal governo nei giorni scorsi.

 

stampa giurlani

Comunicato stampa