Che al peggio non esista fine è un abusato luogo comune. Interpretato alla lettera dalle nostre parti, dove il Luogo è Pescia, ed il Comune… il Nostro. Apprendiamo dalla stampa che In Roma, data 16 dicembre 2021, è stata depositata la sentenza con cui la Terza Sezione Giurisdizionale Centrale della CDC, respinge l’appello presentato da Oreste Giurlani (tramite i soliti legali, quelli che incidentalmente lavorano per il Comune) condannandolo in via definitiva al pagamento di euro 685.872,97 più interessi legali. Ciò a seguito del mancato versamento all’inps degli oneri previdenziali ed assistenziali trattenuti sui compensi dei dipendenti (a scapito di ignari e onesti lavoratori), e dei collaboratori esterni: “Gli accertamenti eseguiti consentivano di appurare che nel periodo indicato era stata condotta una gestione caotica dell’ente, costellata di irregolarità e illiceità diffuse” . Il Giurlani si difende esibendo il Durc: è sufficiente onorare la prima rata perché venga rilasciato. Inoltre ricordiamo che la Somma contestata dalla Corte dei Conti va ovviamente ad aggiungersi a quella esorbitante di cui il Sindaco Sospeso è già stato chiamato a rispondere. Ma oltre a questo danno erariale nell’ordine di grandezza di qualche milione, la sentenza, in ben 40 pagine di dispositivo, provvede a fissare in modo definitivo il quadro accusatorio circa il reato di peculato, stabilendo senza ombra di dubbio come Uncem, essendo Associazione di Comuni, e ricevendo cospicui finanziamenti pubblici, sia da considerare a tutti gli effetti Ente Pubblico, vanificando la tesi dell’appropriazione indebita, reato più lieve e perseguibile per iniziativa di parte. Ma oltre i tecnicismi, la valutazione politica che poi è quella che ci compete, è di puro sgomento. Come si possa insistere in questo autolesionismo collettivo, resta un mistero. Ci chiediamo cosa resti da capire a chi sostiene questo personaggio, prima di ammettere il fallimento, l’onta, la vergogna che ci ha reso zimbelli a livello nazionale. Si aprono sedi elettorali, si convoca il progettista degli strumenti urbanistici ad illustrare ciò che ancora i Consiglieri Comunali non conoscono, si fanno interventi a gamba tesa sul pregevole lavoro del Commissario, Un continuo, sistematico infischiarsi delle regole, in spregio alle Istituzioni. Davvero vogliamo continuare in questo abominio? Ignorerete anche questa ulteriore sentenza, e magari quelle che stanno per arrivare? Come potrà rialzarsi questa città stremata se non finirà questo psicodramma? Si intuiscono progetti per perpetuare anche in forme diverse l’influenza giurlaniana nella amministrazione pesciatina. Volete affidare ancora il Comune ad un uomo che ha ampiamente dimostrato di essere un pessimo amministratore?
Pescia è di tutti Il coordinatore
Leggio Leggio Salvatore