Due milioni di euro. A tanto ammonta il finanziamento straordinario che la giunta regionale toscana ha deliberato per sostenere l’adeguamento strutturale del mercato dei Fiori di via Salvo D’Acquisto.
Il presidente Eugenio Giani non l’ha mandata a dire. “Rimediamo a probabili sottovalutazioni che in passato ci sono state da parte del Comune rispetto ad interventi che invece erano necessari”. Ed ha precisato che “in futuro alla manutenzione dell’immobile dovrà pensarci l’amministrazione comunale”.
Giani deve aver ascoltato l’accurato appello del commissario Vittorio De Cristofaro. “In questo modo veniamo incontro alla richiesta di aiuto che ci era arrivata dal commissario prefettizio che amministra in questo momento il Comune”. “Il finanziamento si somma ad altri 3 milioni di euro già messi a disposizione dalla Regione nel 2016”.
Il Comune di Pescia ci metterà invece un milione, ha assicurato De Cristofaro, che ha anche ringraziato il presidente della Toscana e il consigliere regionale Marco Niccolai per la disponibilità e il lavoro fatto.
“I soldi messi dalla Regione sono indispensabili –ha detto il viceprefetto De Cristofaro-, per avviare la messa in sicurezza dello stabile e quindi evitare il possibile sequestro da parte dell’autorità giudiziaria per pericolo”. Il termine ultimo imposto dalla procedura già avviata è il 22 giugno: dopo quella data i vigili del fuoco avranno sessanta giorni per fare un sopralluogo ed altri trenta per riferire all’autorità giudiziaria. Ma se i lavori saranno già partiti –i tempi ci sono– sequestro e chiusura potranno essere evitati.
“Questo contributo dimostra come la Regione sia in campo non a chiacchiere ma con risorse ed azioni concrete” puntualizza e risponde alle polemiche il consigliere regionale Marco Niccolai, presidente della Commissione Aree interne.
“Due mesi fa il mercato era spacciato, oggi può guardare al futuro: grazie al lavoro che in soli due mesi dall’insediamento ha fatto il commissario prefettizio, che ha definito il progetto in modo serio e credibile e ce l’ha presentato –ha aggiunto-, evitiamo uno shock e un disastro economico e sociale che avrebbe riguardato tutto il territorio della provincia di Pistoia, colpendo peraltro un hub fondamentale per il commercio dei fiori in Italia”.
Fonte : Il Cittadino