I problemi della sanità toscana e quelli legati al nostro ospedale cittadino Ss Cosma e Damiano, vengono da lontano. Il 15 gennaio 2016 fu inaugurato l’ultimo dei quattro nuovi ospedali, il Noa, Nuovo Ospedale delle Apuane. I quattro nuovi ospedali (Pistoia, Prato, Lucca, Massa) furono realizzati con il project financing, uno strumento innovativo di partenariato pubblico-privato (PPP). Il costo complessivo delle quattro strutture è stato di 419 milioni e 499 mila euro, dei quali 169 milioni messi dallo Stato, 56 milioni dalle Aziende sanitarie e 194 milioni dal concessionario. Nell’ottobre 2019 la giunta regionale ha deliberato, inoltre, di destinare a tutte le aziende ed agli enti del Servizio sanitario un miliardo e mezzo di investimenti per interventi di adeguamento e miglioramento degli ospedali e delle strutture sanitarie, quali Case della Salute, sedi distrettuali, strutture psichiatriche, elisuperfici. “Tutto ciò sarebbe stato davvero molto positivo se la spesa privata fosse stata superiore a quella pubblica, come avrebbe dovuto prevedere la formula del project financing proposto in Toscana dall’ Azienda Pizzarotti & C. S.p.a. di Parma, la quale riscontra una spiccata convenienza rispetto alla concedente (la Regione, per capirsi)” – Interviene Manuela Angeli, Fratelli d’Italia Pescia. La tesi di fondo che Manuela Angeli sostiene è che il project financing non era la strada giusta per la realizzazione degli ospedali pubblici, con un forte squilibrio a vantaggio della componente privata, come conferma una analisi della Corte dei conti. “Avevamo notato che tutta l’operazione era sbilanciata con oneri di rischio a carico della parte pubblica e pressoché nulli verso la parte privata, riscontrando una spiccata convenienza per essa” – Spiega Manuela Angeli. L’impegno finanziario della Regione è stato quindi dell’80% con un costo complessivo di 1,59 miliardi di euro. “Personalmente mi chiedo cosa abbia spinto la Regione Toscana ad utilizzare questa tecnica di finanziamento, quali siano i motivi che hanno portato a finanziare quasi per intero l’opera, dandola in gestione a società private e a gravare in modo così pesante sulle casse regionali, penalizzando di fatto i piccoli ospedali cittadini come quello di Pescia e quello di San Marcello Piteglio ed i distretti sanitari di quartiere. Infine, vi è da domandarsi, quale sia il motivo di tutta questa compiacenza verso il privato, caratterizzata dalla mancanza di controlli denunciata dalla Corte dei conti.” Manuela Angeli incide con fermezza che è sua intenzione conoscere “i dettagli di tutta l’operazione finanziaria relativa alla costruzione dei quattro ospedali suddetti, nella fattispecie di quello pistoiese, con le spese indicate per singola voce e le motivazioni dell’aumento dei costi iniziali, in nome della trasparenza e della legittimità delle procedure seguite; e se la Regione, all’epoca, avesse valutato eventuali rischi di mercato che potessero comportarne ulteriori spese per i contribuenti” – Prosegue Angeli, precisando che “questo è solo l’inizio di una battaglia nella quale è mia intenzione coinvolgere tutti gli organi del partito, per far chiarezza su tutta l’operazione portata avanti dall’allora assessore alla sanità Enrico Rossi, e successivamente Governatore della Regione Toscana, penalizzando gli ospedali cittadini con diminuzione di sostegno economico, affinché l’ospedale di Pescia possa esser riportato agli antichi splendori”. – Conclude Manuela Angeli
FdI Pescia
Comunicato stampa