“La sostanza della chiamata in causa delle responsabilita’ del Comune di Pescia da parte del consigliere Niccolai si spiega nell’accusa di aver restituito ben 28.000 euro dei 3 milioni alla Regione. Una cifra ridicola rispetto alla necessita’ di ulteriori interventi di svariati milioni ma,  aldilà di questo,  ci sarebbe invece da lodare un’ amministrazione che, finiti i lavori, riscontra un piccolissimo avanzo e correttamente lo restituisce alla regione Toscana.

Anche sul resto, come abbiamo gia’ ampiamente detto, siamo al completo travisamento dei fatti: il comune di Pescia, ai sensi dell’accordo di programma fra comune e regione, all’inizio del 2020 aveva concordato uno stanziamento di 2 milioni da parte della regione a cui aggiungere 500.000 euro suoi, il tutto poi saltato per l’insorgere della pandemia.

Proposta immediatamente ripresentata alla nuova amministrazione, insieme al progetto di messa a norma definitivo, i famosi ormai 8,6 milioni di euro, convinti come siamo che gli impegni fra enti vadano avanti aldilà  delle persone che in quel momento li rappresentano.

L’obbiettivo era ed e’ arrivare al famoso giugno 2022, scadenza che esisteva da sempre a seguito  dell’accertamento dei Vv.Ff del giugno 2021, con nuovi lavori in corso per poter trovare il modo di ottenere un rinvio, una proroga ulteriore o altro. Ora il consigliere ci dice che per il lavoro del commissario c’e’ un nuovo progetto, chiamiamolo così , da 4,5/5 milioni su cui lui stesso e il presidente Giani sono fortemente impegnati. Bene, ottimo se queste risorse verranno effettivamente trovate ma la situazione non cambia di un millimetro, se era irrealistico pensare di spendere entro giugno 8,6 milioni lo e’ anche spenderne 5, se non vogliamo creare false aspettative.

Come va da se’ che l’attuale proposta sembra che preveda il completamente della sostituzione degli stralli e una parte dell’intervento sul sistema dell’antincendio, esattamente come previsto nel progetto generale degli 8,6 milioni che comunque andra’ completato per avere la messa a norma definitiva e la possibilita’ di un suo uso polifunzionale.

Ad oggi pero’ l’unica richiesta concreta di risorse sono i 2,5 milioni di euro richiesti dal comune di Pescia sul bando di rigenerazione urbana presentata entro il 15 febbraio, su cui entro fine marzo avremo risposta.

Vede consigliere Niccolai,  il Mefit e’ una questione generale per la sua importanza e chiunque vuol dare una mano e’ il benvenuto, quindi anche lei, tuttavia non possiamo non riscontrare che forse non sia stato avvertito dal comune di Pescia perche’ la sua attivita’ in questi anni e’ stata quella di osteggiare l’amministrazione in tutto e per tutto e non abbiamo memoria di un suo intervento che magari cercasse di sostenere il comune nella ricerca di un finanziamento o quant’altro, dimenticandosi che gli enti anche di diverso colore non si dovrebbero scontrare su tutto ma collaborare per il bene delle comunita’ che amministrano.

E a proposito di collaborazione forse la discussione in consiglio regionale poteva cercare di trovare un punto di equilibrio fra tutte le forze politiche per dare forza all’azione di salvaguardia del Mefit sia sul piano locale che nazionale.

Stiamo parlando del Mefit, piattaforma logistica nazionale e oltre, il mercato pubblico piu’ grande di Europa e quindi e’ interesse del territorio, della regione e del governo salvaguardarlo e potenziarlo, o no?”

 

Pescia cambia

Comunicato stampa