Su ordine della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pistoia, la Polizia di Stato nell’ambito all’operazione  “Coffee break”  ha eseguito numerose misure cautelari personali e reali, a seguito di un’articolata attività d’indagine riguardante ipotesi di reati contro la Pubblica Amministrazione e presunte tangenti per appalti su  lavori di somma urgenza.

Sono 42 le persone indagate tra Toscana ed Emilia Romagna, 19 le misure cautelari totali: 8 in carcere, 3 ai domiciliari con braccialetto elettronico, 8 obblighi di dimore a carico di funzionari degli enti locali della Valdinievole, di responsabili di società di costruzione e di vari intermediari.
 Le ipotesi di reato vanno dalla corruzione, alla concussione, peculato e turbativa d’asta .
Le attività della squadra mobile di Pistoia sono partite da due comuni della Valdinievole, Uzzano e Pescia, e sono proseguite per due anni.
Parallelamente all’esecuzione delle citate misure cautelari gli investigatori della Polizia di Stato hanno eseguito anche cinque decreti di perquisizione emessi dalla Procura della Repubblica di Pistoia. Nel corso dell’operazione, tra i vari beni sottoposti a sequestro anche di natura preventiva, sono stati dati rinvenuti contanti per circa 266.000 euro nella cassaforte di casa di un indagato.
La notizia di questi avvenimenti si è diffusa come un lampo in tutta la città provocando in molti cittadini sentimenti di sbigottimento e di preoccupazione.
Ilp