Abbiamo preso visione del Programma comunale degli impianti radioelettrici e di telefonia mobile approvato dal Consiglio Comunale. I comitati spontanei di Aramo e Veneri avevano inviato al Comune alcune proposte in merito, che sono state ignorate. Ci è stato risposto con una nota che ci fa pensare che il nostro documento non sia stato considerato o che, cosa che sarebbe peggiore, non sia stato compreso, pur essendo chiaro. Desideriamo pertanto far conoscere alla cittadinanza alcuni dei rilievi contenuti nel documento dei comitati. Si è osservato che ancora una volta l’Amministrazione Comunale è venuta meno ad un impegno preso. I cittadini avevano chiesto in incontri pubblici di elaborare il piano-antenne con modalità partecipative e il sindaco aveva assicurato tale coinvolgimento. Ma ciò non è avvenuto. Si chiedeva la possibilità di definire un tempo per presentare osservazioni sul piano, come hanno permesso molte altre amministrazioni. Ma anche questa possibilità partecipativa è stata negata. Per scongiurare, con modalità persuasive che potessero responsabilizzare le aziende, l’installazione di antenne nei punti sensibili del paesaggio, pur non soggetti a vincolo (come il sito di Aramo, dove è in costruzione un’antenna, uno dei luoghi del territorio della Valleriana dotato di esclusive qualità percettive del paesaggio), si chiedeva di definire siti ritenuti controindicati, per la cui individuazione i comitati avevano dichiarato la loro disponibilità a collaborare con il Comune. Si parlava quindi di siti puntuali, non di aree o zone, ed era chiara la natura di indicazione preferibile e, perciò, non prescrittiva per le aziende, di tali siti individuati come controindicati. Nella risposta del Comune, invece, si afferma incomprensibilmente che ciò avrebbe “introdotto elementi restrittivi non sostenibili dal punto di vista giuridico”. Si chiedeva ancora che le attività di monitoraggio dovessero avere cadenza annuale anziché biennale, che coinvolgessero i cittadini e che i dati ottenuti con i monitoraggi fossero diffusi capillarmente con puntuali forme di pubblicizzazione. Ebbene, anche questo suggerimento non ha trovato il consenso della Giunta Comunale. Riteniamo tuttavia la questione del programma-antenne ancora aperta, nella speranza che si possa accedere ad un ascolto più attento delle esigenze prospettate dai cittadini da parte dell’Amministrazione Comunale. Desideriamo infine segnalare che l’antenna in costruzione presso l’ex carcere di Veneri ricade, secondo la Tav. 6.b1 Carta magnitudo idraulica sud, in area ad alto rischio idrogeologico e ci chiediamo quindi se questo elemento è stato valutato nel rilascio dell’autorizzazione (i disastri che sono derivati dalle maglie larghe di molti comuni italiani sono sotto gli occhi di tutti).
Pescia, 10 Gennaio 2021. Comitato Antenna Veneri
Comunicato stampa