Come abbiamo fatto in occasione del Natale appena passato, anche per l’approssimarsi del nuovo anno ci sono riflessioni da fare e auguri da formulare.

Già rispetto al Natale, vissuto in modo molto negativo a causa dei necessari limiti imposti dai nostri governanti su richiesta del Comitato Tecnico Scientifico del Ministero della Salute, la visione dei primi vaccini somministrati ha generato una ventata di ottimismo e di speranza per il superamento di questa fase molto complicata.

Questo nuovo sentimento, dopo tanta negatività, deve essere la chiave per una ripartenza che, come ho già scritto, non potrà che essere collegata al progressivo ritorno alla normalità, partendo dalle funzioni primarie come la scuola, l’economia in generale e il settore pubblico, per giungere allo sport e alle manifestazioni culturali e artistiche.

Dobbiamo rimettere in moto il mondo che non si era fermato in questo modo nemmeno durante le guerre mondiali, che è tutto dire. Restando all’interno del nostro territorio, ci sono tante persone in difficoltà, che devono essere aiutate a ripartire affinché tornino a vivere dignitosamente e, in modo particolare, ad avere importanti aspettative per il proprio futuro.

Come abbiamo detto per il Natale, assicuro tutti che la frase “Non vi lasceremo soli” non è uno slogan per prendere qualche consenso in più, ma un faro per la nostra azione amministrativa e la nostra attività politica e pubblica, come credo abbiamo dimostrato in questi mesi di pandemia.

Insieme all’assistenza e all’aiuto, dobbiamo aiutarci l’uno con l’altro per risollevarci definitivamente. Per farlo, dobbiamo pensare in termini altruistici, cercando di comprare nei negozi del nostro territorio, possibilmente i prodotti del nostro territorio. Non si tratta di un anacronistico appello all’autarchia, ma un invito a pensare a chi ci sta accanto e al modo migliore per aiutarlo e fargli sentire la nostra vicinanza.

Intanto tutti dobbiamo vaccinarci, senza se e senza ma. Non si comprendono i motivi per i quali qualcuno non lo vuole fare. Contro di lui c’è la logica, il buonsenso, la scienza e tutto quanto ci siamo detti fino a oggi.

Il 2021 si apre con questi auspici e starà a noi completare l’opera di tante persone che hanno messo in secondo piano e a rischio la propria vita , in  questi mesi,  per assisterci, facendo grandi sacrifici. Per loro, per noi, dobbiamo lasciarci alle spalle questo brutto momento e guardare con serenità al futuro.

A tutti i pesciatini, ma anche a tutti quelli che leggeranno queste parole, va il nostro simbolico abbraccio e l’augurio di un 2021 importante e positivo. Visto come è stato l’anno che va concludendosi, sarebbe moltissimo.

 

Buon 2021 a tutti dal Comune di Pescia

 

Il Sindaco Oreste Giurlani