Il clone di pianta d’olivo della varietà ‘Leccio del Corno’ individuato da Federico Cinelli, a partire da materiale detenuto in esclusiva dai Vivai Attilio Sonnoli (entrambi della rete d’imprese Olea), è stato recentemente iscritto nel Registro nazionale delle varietà col nome “FC Pescia 01” e certificato come virus esente nel Centro “Basile Caramia” di Locorotondo. Ad agosto alcuni esemplari del clone sono stati piantati nel centro di moltiplicazione di Sonnoli e Cinelli, il primo del territorio pesciatino, e nell’autunno 2021 saranno disponibili per gli olivicoltori interessati a impianti di Leccio del Corno le piantine di FC Pescia 01, che si distinguono «per la maggiore e costante produzione». Alla Regione Toscana sarà chiesto di inserire la varietà fra quelle premiate dai punteggi del Psr. Federico Cinelli: «sempre in collaborazione col territorio pugliese stiamo sperimentando varietà di olivi resistenti a Xylella fastidiosa».
«Finalmente le piante sono fisicamente presenti nel nostro centro privato di Uzzano autorizzato per la moltiplicazione di piante d’olivo virus esenti (vedi), con tanto di cartellino e per la prima volta il nome “Pescia” a richiamare il nostro territorio vivaistico olivicolo, leader a livello nazionale. Le abbiamo piantate nel campo di piante madri il 19 agosto e si aggiungono agli olivi di altre varietà che già abbiamo, a disposizione di tutti gli olivicoltori che vogliano produrre olio con piante di qualità certificate di varietà autoctone».
Lo comunica con soddisfazione il giovane titolare di Cinelli Vivai, Federico Cinelli – uno dei vivaisti della rete d’imprese Olea costituita nel 2019 da un piccolo gruppo di aziende vivaistiche per condividere know how e fare innovazione attraverso la ricerca (vedi) - che recentemente ha iscritto al Registro nazionale delle varietà un olivo ‘Leccio del Corno’ da lui individuato qualche anno fa a partire dalla selezione Morettini-Massacesi detenuta in esclusiva dai Vivai Attilio Sonnoli e ne ha fatto certificare la virus-esenza presso il Centro di ricerca e sperimentazione e formazione in agricoltura “Basile Caramia” di Locorotondo. Questo clone di pianta di olivo è stato registrato da Federico Cinelli con il nome “Leccio del Corno – FC Pescia 01”. Da esso sono state ottenute prima le piante del materiale pre-base e poi il materiale base che è arrivato a Uzzano ed è stato piantato nel campo di moltiplicazione.
«L’osservazione e i rilievi sulla varietà – racconta Federico Cinelli – sono iniziati (da parte di mio padre Luca Cinelli e Attilio Sonnoli prima e in seguito da me) tra il 2014 e il 2015 in occasione del 60° anniversario di rilascio del brevetto a Ubaldo Sonnoli, Vivai Attilio Sonnoli Pescia, del “Leccio del Corno – Selezione Morettini-Massacesi”, perché la pianta mostrava maggiore e costante produzione rispetto alle altre piante di Leccio del Corno presenti in azienda. Grazie alle sue caratteristiche interessanti, ho deciso di intraprendere l’iter per iscriverla nel registro nazionale delle varietà delle piante da frutto affinché diventasse idonea per il Servizio nazionale di certificazione volontaria».
«E’ la prima pianta di olivo registrata col nome di “Pescia”. Ho scelto questo nome – continua – perché volevo dare risalto alla nostra città, che è da sempre conosciuta in tutto il mondo per essere la culla del vivaismo olivicolo. Sin dall’origine, come segno distintivo della varietà, ogni pianta era accompagnata da una medaglietta in alluminio di forma circolare riportante sul bordo esterno la dicitura “Leccio del Corno Sel. Morettini-Massacesi” e sulla parte centrale Vivai Attilio Sonnoli Pescia. In occasione dell’anniversario del rilascio del brevetto, stiamo studiando il restyling della medaglietta, che sarà di colore oro e che verrà applicata ad ogni pianta».
«Già dall’autunno 2021 – aggiunge Cinelli – saranno disponibili le prime piantine certificate virus esenti per gli olivicoltori interessati a impianti di Leccio del Corno di qualità». E a proposito di certificazione, Luca Cinelli ricorda che attualmente «le piante di olivo che possono usufruire di premialità nei punteggi del Programma di sviluppo rurale (Psr) regionale (cioè di qualche punto in più) in quanto virus esenti sono solo cinque: Frantoio, Leccino, Pendolino, Maurino e Moraiolo. Pertanto, visto che il Leccio del Corno è una varietà importante nella nostra regione, chiederemo ai dirigenti del settore Agricoltura della Regione Toscana che la aggiungano nel prossimo Psr, perché adesso c’è davvero anche questa varietà nei centri di moltiplicazione, almeno nel nostro di Pescia».
Dal team Cinelli-Sonnoli arriva un ringraziamento al «Centro Basile Caramia di Locorotondo per la preziosa e puntuale collaborazione, senza la quale non avremmo potuto realizzare il campo di piante madri» e viene segnalato che sono «in attesa che il Centro invii altre varietà che presto saranno inserite nel campo, per ampliare ulteriormente la gamma varietale» e che «la collaborazione con il territorio pugliese non si ferma qua: la ricerca e lo studio di varietà virus esenti e resistenti a Xylella è in corso di sperimentazione, grazie al lavoro svolto insieme anche al CNR di Bari e al CREA OFA di Rende».
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Andrea Vitali
Press_diADE
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Comunicato stampa