Caro Amico, Cara Amica,
Gli ultimi fatti di questi giorni hanno portato alla ribalta questioni che definirei veri e propri scandali, questioni che toccano tutti i cittadini Toscani, poichè riguardano un considerevole sperpero di denaro pubblico.Fatti riguardanti la sfera della Sanità pubblica nel momento di maggiore intensità Covid 19, che sono stati trattati con estrema superficialità per non dire poca competenza da parte della Regione Toscana e da Estar (la centrale della Regione Toscana che si occupa degli acquisti in materia di Sanità Toscana).
Partiamo dalle ultime notizie, ovvero dalla vergognosa vicenda delle mascherine pagate con i soldi pubblici dei cittadini per la “bellezza” di un totale di 50 milioni di euro (25 milioni di euro al mese!).
Estar ha praticamente dato il mandato per la produzione di mascherine a 5 aziende senza preoccuparsi di verificare la modalità e la tipologia di produzione, oltretutto senza avere ancora le certificazioni necessarie sulle mascherine, ovvero le validazioni dell’Istituto superiore della Sanità che ne attestano l’efficacia protettiva.
Grazie ad una mia interrogazione fatta i primi di maggio dove chiedevo delucidazioni sulle aziende fornitrici e sulla validità delle mascherine (e grazie anche alle innumerevoli segnalazioni dei cittadini) scattano le indagini da parte della Guardia di Finanza che, pochi giorni fa con il maxisequestro delle mascherine a Prato, portano alla luce una serie di irregolarità, ovvero che tra le aziende fornitrici una di loro aveva subappaltato illegalmente a 28 laboratori cinesi e tra i lavoratori ben 90 erano clandestini.
È evidente che tutta l’operazione ‘mascherine gratis’ è una grande bufala di Rossi, che fin dall’inizio ha cercato in tutti i modi di guadagnare consenso tra i toscani.
Le indagini della Guardia di Finanza riguardano anche un altro gravissimo spreco di soldi pubblici da parte di Rossi e dei vertici di Estar e il mancato controllo, ancora una volta, su tutte le procedure di acquisto.
Sono infatti stati pagati ben 7 milioni di euro per 200 ventilatori polmonari mai arrivati! Pagati per altro in anticipo ad un’azienda, la Assoservizi con un capitale sociale di 2.500 euro.
Come è stato possibile pagare 7 milioni di euro per 200 ventilatori polmonari, con tanta leggerezza? Capisco che in un momento di emergenza, con l’accaparramento di materiali e la corsa alle forniture, ci possa essere stata un’ingenuità e poco tempo per riflettere, ma pagare 7 milioni così alla leggera è da scellerati. Confido che la Procura arrivi il prima possibile in fondo alle indagini e chiarisca se ci sono stati reati da parte di Estar. Intanto mi chiedo, i 7 milioni di euro quando e se verranno restituiti?
Lascio a te le risposte, ma credo che questi fatti possano bastare per dire: PD E ROSSI A CASA! |