Con l’astensione dei consiglieri comunali dell’opposizione presenti, il consiglio comunale di Pescia ha approvato il rinvio del pagamento dell’acconto dell’Imu, che scade il 16 giugno.
L’amministrazione comunale, avvalendosi della facoltà che il comma 777 della legge 160 del 2020 ha concesso agli enti locali per agire sulla leva fiscale, ha così rinviato la scadenza al 30 settembre per la parte competente all’ente municipale, quindi ad esclusione della parte del gettito derivante dagli immobili a uso produttivo classificati nel gruppo catastale D, che è di competenza dello stato e che deve essere versata nella data stabilita.
“La votazione è stata condivisa da tutti, che hanno espresso una posizione di favore per questo provvedimento, anche se poi c’è stata l’astensione. Comunque sia la maggioranza ha approvato questo rinvio perché, dopo tante parole in altri ambiti istituzionali- dice Adriano Vannucci, capogruppo di Pescia Cambia- il comune di Pescia continua a prendere decisioni che vanno a vantaggio di cittadini e imprese”.
E’ stata anche quantificata la quota di mancate entrate per l’ente per effetto di questo provvedimento “Si tratta di circa 2 milioni di euro- continua Vannucci-, ma era un segnale importante da dare, al pari di tanti altri che sindaco Giurlani e giunta hanno dato in queste settimane. Semmai c’è da chiedersi perché lo Stato non abbia fatto altrettanto, per la parte di sua competenza. Evidentemente le parole sono un conto, i fatti altra cosa. Tutto questo, a Pescia almeno, non succede”.
Questa iniziativa dell’amministrazione comunale segue la deliberazione del consiglio comunale del 7 maggio scorso, che ha sospeso i termini di versamento delle entrate tributarie e extra-tributarie, come la mensa scolastica, trasporto e asilo nido, cosap permanente e cosap ambulanti e icp, originariamente prevista per il 31 maggio, fino al prossimo 31 luglio.