Sono tornate in piazza a Pistoia, Montecatini e Pescia le Mascherine Tricolori. Ancora una volta, sfidando il lockdown ma a distanza di sicurezza, sono tornate a chiedere misure concrete a sostegno di lavoratori e famiglie.
“Questa crisi spaventosa che sta colpendo famiglie e imprese – continua la nota – è figlia degli errori di chi ci governa, non certo dei cittadini, che fino ad oggi si sono comportati in maniera esemplare. La colpa dell’emergenza sanitaria è della politica che ha chiuso gli ospedali, che ha ridotto i posti in terapia intensiva, che ha distrutto la produzione nazionale”.
“Dopo più di due mesi di quarantena abbiamo visto solo annunci. Dov’è la tanto sbandierata “potenza di fuoco”? Qui non si vedono rilanci, ma solo ritardi. Dove sono i soldi della cassa integrazione? Perché centinaia di migliaia di lavoratori autonomi non hanno avuto ancora i 600 euro? Dei soldi in banca per imprese e commercianti, poi, nemmeno l’ombra, così come non si prevede la sospensione degli adempimenti fiscali. L’unica cosa fatta di concreto dal governo, è stata regolarizzare 600 mila immigrati, quando milioni di italiani rischiano di finire disoccupati e in povertà”.
“Per questo – conclude il comunicato - la parola deve tornare al popolo. Questo governo non rappresenta il popolo italiano, e nel momento di una crisi come questa ha evidenziato ancora una volta la propria inadeguatezza, ritardando o non attuando i provvedimenti doverosi che allieverebbero il peso della crisi, che ricade interamente sui cittadini”.
mascherine tricolori
Comunicato stampa