Caldo freddo, freddo caldo. Siamo alla vigilia dell’8 marzo e le mimose che nei prossimi giorni coloreranno le strade, le case e gli uffici italiani hanno vissuto un’alternanza climatica complicata per la fioritura simbolo della Festa della Donna. “Anche il polo pesciatino ne ha patito, la cui specializzazione è la produzione di mimose che vengono vendute direttamente in vaso -spiega Coldiretti Pistoia-, e che possono essere trapiantate nei propri giardini”.
È questa la caratteristica del polo produttivo di Pescia, uno dei principali per la mimosa italiana. Piante che i consumatori trovano in mercati e garden di tutta Italia.
“È stata un’annata complicata –spiega Coldiretti Pistoia- con l’eccesso di caldo che ha anticipato la fioritura, a cui i produttori hanno ‘rimediato’, in alcuni casi riuscendo a vendere la produzione in altri paesi dove la domanda di mimosa non è legata esclusivamente all’8 marzo. Comunque la qualità del prodotto pesciatino permette di avere sul mercato prezzi remunerativi”.
“È stata una buona annata, e abbiamo venduto tutta la produzione nonostante il caldo precoce – spiega Luca Becucci, 27enne agronomo dell’azienda agricola Papini Giocondo, storico produttore pesciatino-”.
La mimosa dal punto di vista botanico è un arbusto sempreverde originario delle zone tropicali. Le foglie di mimosa, composte da tante foglioline verde chiaro, in caso di pericolo (per esempio se vengono sfiorate o la temperatura supera i 20 gradi) si ritraggono, ed è per questo particolare atteggiamento che ha preso il nome scientifico “mimus”, dal latino attore mimico.
Dott. Domenico Murrone
Comunicazione e Segreteria
Coldiretti Pistoia
Nella foto : mimose-Luca Becucci produttore coldiretti