CORONAVIRUS. Coldiretti: effetti preoccupanti sul vivaismo pistoiese
DALL’EUROPA E DALL’ORIENTE: ORDINI A RISCHIO E BLOCCO DELLE SPEDIZIONI
L’emergenza proprio in apertura della campagna di vendita 2020
nel polo dell’eccellenza italiana delle piante ornamentali
IN PERICOLO UNA FETTA IMPORTANTE DELLE ESPORTAZIONI: OLTRE 180 MILIONI DI EURO NEL 1° SEMESTRE 2019
L’impatto del Coronavirus sull’economia sta prendendo forma. Un grave danno si prefigura anche per il comparto del vivaismo ornamentale pistoiese. A rischio gli ordini e blocco delle spedizioni dirette all’estero stanno iniziando a produrre i loro effetti preoccupanti sul vivaismo made in Italy. E quello pistoiese, che è il polo di riferimento nazionale per dimensioni e fatturato, vale circa un quarto di tutta la produzione agricola della Toscana.
L’emergenza Coronavirus è capitata proprio all’apertura della campagna di vendita 2020. È in queste settimane che il florovivaismo pistoiese sviluppa il maggior volume d’affari con l’estero.
“Senza un intervento rapido, che rassicuri clienti, addetti alla logistica e le autorità dei paesi stranieri –spiega Coldiretti Pistoia-, è alto il rischio che vada in fumo una fetta importante dell’export del vivaismo pistoiese, che nel primo semestre 2019 fu di 181,9 milioni di euro”.
“I segnali che arrivano dall’estero, mercato di primaria importanza per le nostre piante, sono tutt’altro che incoraggianti –continua Coldiretti Pistoia-. Il pericolo contagio tiene lontani dall’Italia tanti clienti che rinviano il viaggio a Pistoia, già previsto per definire puntualmente tipologie e quantità delle piante delle varie commesse. Altro rischio è il blocco delle forniture alla frontiera di qualche stato, con autisti dei tir, che portano alberature d’alto fusto e altre piante in vaso in mezza Europa e in Oriente, costretti a rimanere in quarantena per diversi giorni alla frontiera del paese di transito o destinazione”. E potrebbero addirittura non arrivare per caricare nei vivai pistoiesi. Situazione particolarmente delicata al momento si prefigura in paesi caucasici come Giorgia e Armenia.
I possibili ritardi nelle consegne potrebbero generare cancellazione di intere commesse da parte di clienti che cercheranno in altri paesi piante di minore qualità, ma disponibili. Un danno immediato, con effetti potenziali di lungo periodo.
A risentire in modo pesante della crisi innescata dal Coronavirus anche gli agriturismi pistoiesi, che stanno vedendo calare le prenotazioni e registrando disdette.
La Coldiretti chiederà in tutte le sedi e ad ogni livello misure di sostegno alle attività più duramente colpite, affinché i danni immediati non spazzino via interi comparti d’eccellenza, fonti importanti di occupazione e sviluppo.
Dott. Domenico Murrone
Comunicazione e Segreteria
Coldiretti Pistoia