Venerdì 17 gennaio 2020 alle ore 21.00 avrà luogo la commedia“Il berretto a sonagli” di Luigi Pirandello, presso il Teatro Pacini di Pescia. Nell’ambito del I° Festival Amatoriale 2020- “Teatro del Sorriso”- comprensivo di cinque spettacoli.
Programma:
Venerdì 17 gennaio ore 21.00:“Il berretto a sonagli”, di Luigi Pirandello – “La cattiva compagnia” -
Sabato 1 febbraio ore 21.00: “I delitti del villino accanto”, di G. Ciolli, – Compagnia “Accademia dei rintronati” -
Venerdì 28 febbraio ore 21.00: “Non è vero ma cicredo”, di Peppino De Filippo – Compagnia “Partenopea” -
Venerdì 20 marzo ore 21.00:“E un pezzo di legno parlò – Pinocchio”, di L. Comincini, tratto da “Le avventure di Pinocchio”
Sabato 28 marzo ore 21.00: “Per fortuna c’è la tata”, liberamente tratto da “Mrs. Doubtfire”
Al termine premiazione Festival.
Il berretto a sonagli è una commedia in due atti di Luigi Pirandello . Il titolo si riferisce al berretto portato dal buffone , il copricapo della vergogna ostentato davanti a tutti.
La commedia, che riprende le tematiche delle due novelle ‘La verità ‘ (1912 ) e ‘Certi obblighi ‘ (1912 ), venne scritta nell’agosto 1916 in lingua siciliana per l’attore Angelo Musco con il titolo ‘A birritta cu’ i ciancianeddi’. Nell’estate del 1918 Pirandello terminò la versione in italiano. Questa commedia fu rappresentata in lingua italiana per la prima volta a Roma nel 1923.
La storia si svolge in una cittadina siciliana.
La signora Beatrice Fiorica, gelosa e insoddisfatta, vuole denunciare al delegato Spanò, amico di famiglia, il tradimento del marito, cavalier Fiorica, con la giovane moglie del suo scrivano Ciampa, anziano e a conoscenza dei fatti, che tollera la situazione purché venga salvato il suo ‘pupo’, cioè la sua rispettabilità e la ‘faccia’. Inutilmente Ciampa cerca di evitare la denuncia tentando di persuadere la signora Beatrice a girare la corda ‘seria’ quella che fa ragionare ed evita i disastri.
Secondo Ciampa portiamo tutti sulla fronte tre corde come d’orologio: ‘la seria’, ‘la civile’, ‘la pazza’. Soprattutto, dovendo vivere in società, ci serve la civile, ragion per cui sta qua in mezzo alla fronte; su la tempia destra, c’è la corda seria, per parlare seriamente, a quattr’occhi; a sinistra la corda pazza, quella che fa perdere la vista degli occhi: ed uno non sa più quello che fa.
La signora Beatrice non ci vuol sentire da quell’orecchio e fa scoppiare lo scandalo, ma tutta la famiglia le va contro: la madre, il fratello, la serva e così alla fine il delegato cerca di far apparire che non c’è stato alcun rapporto tra il cavaliere e la giovane Nina Ciampa. Ma é proprio al Ciampa, al marito tradito, che la cosa ora non va più bene, egli é offeso e ferito, tutti sanno ora, dopo tutto quel chiasso, che porta ‘Il berretto a sonagli’, il cappello da buffone e da becco, e vuole la rivincita.
Sarà la signora Beatrice che si é tolta lo sfizio di far girare la corda ‘pazza’ a subire le conseguenze dello scandalo e a salvare il buon nome del Ciampa. Come? Facendosi ricoverare per tre mesi in un manicomio. Si è comportata da pazza, ha bollato con un marchio d’infamia tre persone: uno, d’adulterio; un’altra, di sgualdrina e me (Ciampa), di becco, deve dimostrare di essere ‘pazza-pazza’ davvero, da rinchiudere! Bisogna chiuderla! Bisogna chiuderla! E’ pazza! E’ pazza!
La commedia termina con una’orribile risata di Ciampa, risata di rabbia, di selvaggio piacere e di disperazione ad un tempo.
Pirandello non ha bisogno di effetti speciali, la sua parola è già abbastanza ricca e densa di significato. I personaggi Pirandelliani rimangono incastrati nel loro stesso ruolo sociale che li obbliga ad essere parte integrante di un continuo gioco delle apparenze. Infatti, Ciampa riesce a salvarsi attraverso la messa in scena finale della presunta pazzia di Beatrice.
Le convenzioni sociali predispongono dei ruoli. Questi ruoli si trasformano sempre in trappole. E sono il frutto di quella rigida consequenzialità di causa-effetto propria del determinismo naturalistico che tanta parte ha avuto nel dramma borghese di Pirandello.
Tariffe: posto unico 10 €uro; ridotto tesserati fita-ult 7 €uro; abbonamento ai 5 spettacoli 35 €uro.
Info e prevendita biglietti: 3914868088 (Biglietteria Teatro Pacini)
0572490192 (Cartoleria “Alma” di piazza Mazzini)
www.vivaticket.it
biglietteria@teatropacini.it
info@teatropacini.it