Il 12 dicembre ci sarà anche Monica Guastini del Servizio fitosanitario regionale a sciogliere gli ultimi dubbi ai vivaisti. Chiarimenti sui principali aspetti burocratici dell’applicazione del Regolamento UE 2016/2031 per la protezione delle piante da organismi nocivi: dal nuovo codice identificativo del Registro ufficiale degli operatori professionali (Ruop), ai requisiti formali dei passaporti delle piante (fra cui il codice di tracciabilità), sino al pagamento delle tariffe fitosanitarie.
Dal 14 dicembre gli operatori del settore florovivaistico saranno tenuti ad applicare il nuovo regime fitosanitario imposto dal Regolamento UE n. 2031 del 2016 contenente le misure di protezione contro gli organismi nocivi per le piante, che ridefinisce tutta la normativa europea in materia.
I cambiamenti sono molteplici e comprendono, fra le altre cose, l’estensione dell’obbligo di passaporto fitosanitario a tutte le piante da impianto e della sua apposizione su tutti i lotti commercializzati, sistemi di tracciabilità che identifichino fornitori e acquirenti lungo tutta la filiera, una nuova classificazione degli organismi nocivi in relazione a pericolosità e rilevanza, maggiori controlli e una ridefinizione e maggiore responsabilizzazione degli operatori professionali autorizzati all’emissione di passaporti.
Due giorni prima di questa data, cioè giovedì 12 dicembre alle ore 17, Confagricoltura Pistoia organizza nella propria sede (via Copernico 96/A) un incontro aperto a tutti i vivaisti per confrontarsi e chiarire gli ultimi dubbi sui vari aspetti formali e passaggi burocratici dell’applicazione di tale regolamento. All’incontro interverranno, oltre a Silvia Melani dell’Ufficio Tecnico di Confagricoltura Pistoia, Monica Guastini del Servizio fitosanitario regionale della Toscana, che risponderanno a tutte domande dei partecipanti. Ad esempio su come cambia la prima parte del codice identificativo dei vivaisti con la migrazione dal vecchio Rup (Registro unico produttori) al nuovo Ruop (Registro ufficiale degli operatori professionali). Oppure su che cosa succede agli operatori professionali in possesso di sola autorizzazione ex art. 19 D.lgs 214/05 (che trattavano piante prive di obbligo di passaporto). O ancora sui requisiti formali e le diciture delle etichette che funzionano da passaporti delle piante, compresi i codici di tracciabilità in relazione ai centri aziendali da cui provengono le piante, e su come vanno apposte sulle unità di vendita. Senza dimenticare i temi delle tariffe fitosanitarie e delle comunicazioni annuali.
Per ulteriori informazioni telefonare allo 0573-21231 o scrivere alla mail pistoia@confagricoltura.it.
Addetto stampa Lorenzo Sandiford lorenzo.sandiford@gmail.com
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