Già inviato alle associazioni di categoria, il prossimo step per il nuovo progetto di promozione del Mefit è ora fissato per settembre, con un tavolo di confronto con gli operatori e le associazioni del settore.
Nel quaderno intanto alcune idee per promuovere la struttura e aprirla a nuovi percorsi
Il futuro è il consumatore ”millennials” su questa fascia c’è ancora molto da fare
Sono circa trenta pagine quelle che contengono alcune “idee” per il nuovo asset promozionale del Mercato dei fiori Toscana, il MeFiT, che precedentemente aveva organizzato focus group al quale avevano partecipato alcuni esperti con diverse competenze con la finalità di redigere un vero e proprio “quaderno di idee”, una sorta di indirizzo per azioni future. Il risultato è un dossier che unisce i pensieri di esperti di marketing, ma anche di geografia del turismo, architetti e comunicatori, oltre a professionisti del settore. «Non sarà certo la ricetta che porterà a far crescere il peso della struttura – spiega Antonio Grassotti amministratore unico del MeFiT di Pescia – ma di sicuro questo documento farà da breccia a un confronto con gli operatori del settore, che dovrà partire da spunti che provengono dal di fuori, da occhi e pensieri esterni al mondo della floricoltura e gli spunti che leggiamo su questo quaderno sono positivi e carichi di prospettive». Il quaderno è stato condiviso dal Mefit a tutti gli operatori del settore e alle associazioni di categoria, presto sarà inserito all’interno del sito e consultabile da tutti.
Il prossimo step è ora previsto per il mese di settembre quando il Mercato chiamerà sul tavolo di lavoro tutte le associazioni di categoria puntando a un lavoro di indagine di mercato.
Il panorama del mercato floricolo italiano. Uno dei punti di forza del quaderno è racchiuso nella parte introduttiva affidata alla Prof. Silvia Scaramuzzi dell’Università di Firenze che ha svolto per conto del Mefit una vera e propria panoramica sul mercato internazionale dei fiori. In particolare, dall’analisi emerge che in Italia abbiamo avuto un aumento della produzione vivaistica, mentre è fortemente diminuita la produzione floricola sia in termini di quantità che di valore della produzione. Siamo arrivati a solo il 4% di incidenza della produzione floricola sul totale PLV agricola nazionale, quindi il ruolo della floricoltura è oggi assai poco rilevante. L’Olanda con tassi di crescita sempre più rilevanti è il Paese di riferimento per il mercato italiano, seguono la Germania e la Svizzera per i fiori, e sempre Olanda come paese importatore di fronde. Rispetto ai consumi c’è una lieve ripresa, c’è attenzione alla sostenibilità crescente. Il consumo è ancora molto legato alle ricorrenze e c’è una leggera crescita di prezzi nel mercato. Il profilo del consumatore medio italiano è quello di una donna di 55 anni residente al Sud, ma il mercato è in profonda trasformazione e si punta ai “millennials” in particolare uomini tra 18-34 anni, residenti in Centro e Sardegna, livello di educazione medio alto, lavoratori di ogni tipologia, reddito medio alto/alto che comprano fiori abitualmente (per abbellire casa soprattutto (Ismea, 2018).
Le idee presenti sul quaderno. Nel quaderno sono racchiuse inoltre, oltre all’interno contenuto del tavolo di lavoro, alcuni focus di idee. Dal Polo Universitario sistemi logistici di Livorno per esempio arriva l’idea di realizzare uno studio di mercato per dare vita a una piattaforma di vendita on line e di trasporti efficienti, studio che dovrebbe poter avere un’impostazione accademica in collaborazione con il MeFiT che sarebbe il partner tecnico e applicativo. Dal mondo della comunicazione l’idea di trasportare quello che è stato il modello di successo del vino e del cibo al settore dei fiori, con la creazione di una giornata nazionale sul tema di “Vivai Aperti” invitando il consumatore a conoscere da vicino il mondo dei fiori. Dall’altro un progetto che renda il Mercato accessibile al pubblico attraverso una serie di eventi da progettare durante il fine settimana, unendo i fiori alla cultura del cibo, con cooking show, alla cultura dell’arte, della musica ecc con la finalità di rendere il consumatore più vicino al prodotto. Creare un tavolo di consultazione tra aziende e mercato, per incrociare le necessità dell’uno e dell’altro, creando un marchio territoriale che possa agevolare un vero e proprio “Sistema” che integri ospitalità e mercato dei fiori. Nel quaderno di idee saranno presenti anche idee più specifiche e tecniche abbozzate dai professionisti del settore presenti al tavolo di lavoro.
Comunicato stampa