Sono già 32 le aziende vivaistiche pistoiesi che hanno manifestato il proprio interesse a partecipare al Progetto integrato di distretto (Pid) “Vivaismo per un futuro sostenibile”, coordinato dall’Associazione Vivaisti Italiani, inviando le proprie schede di adesione entro l’8 giugno scorso. Ma, come rende noto la stessa associazione capofila, la Regione Toscana nei giorni scorsi, anche in seguito al riconoscimento di due nuovi distretti rurali, ha deciso di prorogare il termine del bando 2019 sui Pid al 15 ottobre prossimo.
Pertanto anche l’Associazione Vivaisti Italiani ha deciso di riaprire per qualche giorno le porte alle manifestazioni d’interesse per il Pid di cui è capofila (appunto “Vivaismo per un futuro sostenibile”) alle aziende vivaistiche che hanno vivai in uno dei 5 Comuni del Distretto vivaistico ornamentale di Pistoia (Agliana, Montale, Pistoia, Quarrata, Serravalle Pistoiese). Così il termine ultimo per inviare a info@vivaistiitaliani.it le schede di adesione al Pid è diventato il 10 luglio. Nelle schede sono da indicare alcuni dati generali delle aziende necessari alla definizione del progetto. Per farsi inviare le schede e altre informazioni, telefonare all’Associazione Vivaisti Italiani 0573-913321 o inviare una richiesta alla mail sopra indicata.
«Abbiamo preso questa decisione – fa sapere il presidente dell’Associazione Vivaisti Italiani Luca Magazzini – anche perché abbiamo saputo che alcune aziende serie e interessate del Distretto vivaistico pistoiese non avevano fatto in tempo ad inviarci la manifestazione d’interesse con le due schede compilate entro l’8 giugno. Sarebbe stato un peccato che rinunciassero a questa opportunità di investimenti con cofinanziamenti a fondo perduto per una ragione di tempi troppo stretti. Ricordiamo comunque che tutte le domande saranno valutate dai nostri tecnici per verificare se ci sono i requisiti e le condizioni d’integrazione nel progetto».
Si ricorda che il Pid “Vivaismo per un futuro sostenibile” ha i seguenti obiettivi:
1) l’innovazione di processo finalizzata all’ammodernamento delle aziende e delle tecniche produttive;
2) il miglioramento delle modalità di commercializzazione e la valorizzazione del prodotto tramite l’accordo di distretto fra i partecipanti ed investimenti mirati;
3) l’adozione di tecniche di produzione a basso impatto ambientale e di buone pratiche per l’autocontrollo e la gestione fitosanitaria sostenibile.
Addetto stampa Lorenzo Sandiford – lorenzo.sandiford@gmail.com
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Comunicato stampa