«Sul termalismo la Regione non rispetta le sue stesse leggi e nemmeno lo sa. Imbarazzante la figura dell’assessore regionale Federica Fratoni ieri sera a Report. Ne chiedo conto con un’interrogazione»: all’attacco di buon mattino è partito il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, spettatore ieri sera del programma di approfondimento di Rai3 che nell’ambito dell’inchiesta La scoperta dell’acqua calda si occupava di termalismo. «Toscana compresa – ripercorre Marchetti – con dati preoccupanti sulla qualità sanitaria ma soprattutto con un’intervista all’assessore Fratoni che attesta l’incapacità della Regione non solo di far rispettare le proprie leggi, come quella del 2004 sulle acque anche termali, ma anche di rispettarle essa stessa nella sua qualità di principale azionista della Terme di Montecatini SpA. Inaccettabile».
Così – proprio nel giorno in cui cade la seduta di Consiglio regionale ove si discuterà la mozione tesa a garantire la tutela occupazionale dei dipendenti della società montecatinese rispetto a un piano industriale che prevede la razionalizzazione della spesa per il personale – Marchetti ‘passa le acque’ in Regione anche con un’interrogazione alla giunta toscana. «Ho assistito con sbigottimento alla serie di ‘non so’, ‘forse’, ‘mi aspetterei’, ‘suppongo’ opposta da Fratoni alla cronista che le chiedeva conto dello stato di applicazione della legge regionale 38/2004 in cui tra le altre cose, all’articolo 5 del Regolamento attuativo giunto solo, udite udite, cinque anni dopo si fa obbligo ai concessionari di installare misuratori di falda a ogni pozzo o sorgente. Il motivo è nobile: il rischio, attestato anche dalla comunità scientifica, che attingendo a oltranza svuotando le falde si generino fenomeni di subsidenza o peggio è concreto».
«Meno nobile è l’esito», scuote il capo Marchetti. «Nel 2015 una ricognizione proprio della giunta attestava che solo 21 concessioni su 62 si erano messe in regola. In quel contesto, era il 26 gennaio di quattro anni fa, l’assessorato competente asseriva che Terme di Montecatini SpA si stava dotando della strumentazione proprio in quei giorni». Invece: «Invece ieri sera mi son trovato a dover assistere a un’intervista interrotta sui ‘non so, immagino bla bla bla…’ di Fratoni che si è alla fine alzata per andarsi a informare e tornare indietro ammettendo che no: a tutt’oggi le Terme di Montecatini SpA di cui la Regione è azionista di riferimento col 67% è inadempiente».
Domanda d’impeto: «Che legiferano a fare, se poi resta tutto sulla carta? Per farsi belli di primati inesistenti a favor di elezioni e poi lasciar tutto ingovernato e a ramengo?» La traduzione istituzionale è nell’interrogazione a risposta scritta con cui Marchetti incalza la Regione giungendo a chiedere addirittura l’abrogazione della legge, «qualora non vi siano gli strumenti per incidere sull’effettiva applicazione» della stessa. Prima però il Capogruppo di Forza Italia spinge a fare il punto sull’«effettivo stato di attuazione della Legge Regionale 38/2004» chiedendo anche «a chi sia demandata l’attività di verifica e monitoraggio dei livelli di falda» e «se non si ritenga di voler inserire, nell’ambito del Piano Industriale p.v. della Terme di Montecatini SpA destinato ad andare in approvazione contestualmente al bilancio 2018, la previsione di investimento nell’installazione di misuratori di falda, così come da prescrizione normativa».
Più in generale, Marchetti chiede di sapere «come e in che tempi si ritenga di voler pervenire ad adeguamento dell’intero sistema termale toscano agli obblighi di legge circa l’installazione di misuratori di falda».

Monica Nocciolini
Giornalista professionista
Ufficio Stampa Gruppo consiliare Forza Italia
Email: m.nocciolini@consiglio.regione.toscana.it

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