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Giovedì 13 Giugno 2019 alle ore 20.00 cena contadina e conferenza: “Calabrone Asiatico – Vespa Velutina -. Una nuova minaccia per l’apicoltura in Toscana”. Presso il circolo A.R.C.I. di Vellano.
Introdurranno i lavori il Sindaco di Pescia cav. Oreste Giurlani e l’assessore all’ambiente e alle politiche per la montagna Fabio Bellandi.
Relatori: prof. Stefano Turilazzi – dip. Biologia Università di Firenze -, “Api vs vespe e calabroni”.
Prof. Ass. Rita Cervo – dip. Biologia Università di Firenze -, “Biologia e identificazione della vespa Velutina”.
Dott. ricercatore Federico Cappa – dip. Biologia Università di Firenze – “Strategia di lotta e controllo della vespa velutina”.
La conferenza si avvale di proiezioni video e immagini.
La partecipazione alla cena-conferenza è gratuita.
Info e prenotazioni entro, e non oltre, le ore 23.00 dell’11 giugno 2019.
0572 409101
“La vespa Velutina, comunemente chiamata “calabrone asiatico”oppure “calabrone dalle zampe gialle”è un imenottero della famiglia Vespidae, originaria del sud-est asiatico. Introdotta accidentalmente nella zona meridionale della Francia intorno al 2005, si è diffusa in Spagna, Portogallo, Belgio e Italia.
Oggi costituisce una seria minaccia per tutta l’apicoltura del nostro paese.
E’ un feroce predatore la cui dieta è costituita da api che caccia in prossimità dell’alveare. I danni non derivano solo dalle numerose bottinatrici predate, ma anche dallo stress recato alla colonia che, sotto una continua predazione, azzera l’attività di volo e la deposizione delle uova, arrivando al collasso. La vespa Velutina è ormai diffusa in Liguria sulla riviera di ponente, in Piemonte nella provincia di Cuneo ed è previsto, con grande preoccupazione, il suo arrivo anche in Toscana.
Considerata la pericolosità della specie, diventa necessario e di primaria importanza cercare di individuare i nidi e distruggerli e per fare questo occorre la collaborazione degli apicoltori in primo luogo e di tutta la popolazione. Limitare la diffusione di questo insetto può significare la salvezza di molti apiari sul suolo toscano e nazionale.”
Fonte : Comune di Pescia
Comunicato stampa