Martedì 2 aprile è iniziato a Firenze il processo che vede imputato il sindaco di Pescia Oreste Giurlani. I fatti risalgono a quando era presidente dell’Uncem e l’accusa parla di peculato e traffico di influenze. L’udienza di ieri è subito stata aggiornata: il 3 maggio è prevista la nomina dei consulenti tecnici, mentre il processo vero e proprio si svilupperà a partire dal 3 ottobre, quando in aula saranno ascoltati i testimoni (solo la difesa ne ha convocati 72). Il sindaco è quindi atteso da un lungo procedimento e l’attività istruttoria si preannuncia quanto mai complessa e la sentenza (che sarà comunque solo di primo grado) con ogni probabilità non arriverà prima del 2020.
La vicenda che vede coinvolto Giurlani è nota: tra il 2012 e il 2016, secondo l’accusa, si sarebbe appropriato di oltre 700 mila euro destinati alle casse dell’Uncem: 338.784 euro sono privi di giustificativi e 241.784 risultano da rimborsi spese e 143.960 euro deriverebbero da varie consulenze. Il reato di traffico di influenze riguarderebbe invece i 39mila euro pagati da un architetto pratese per fare “accreditare” da Giurlani uno strumento informatico (da lui creato) presso enti pubblici.
Fonte : Valdinievoleoggi