TARI serre: Giurlani ma chi vuol prendere in giro?
Bilancio, atto secondo.
Tra gli atti collegati al bilancio, viene portata la modifica al regolamento TARI. Atti consegnati ai consiglieri solo 4 giorni prima del consiglio. Il Sindaco annuncia ai quattro venti che non si pagherà più la TARI sulle serre e che il regolamento non si presta ad interpretazioni. Tutt’altro: nella nuova formulazione si escludono dalla tassazione “locali ed aree destinati alla coltivazione, comprese le serre a terra ad eccezione delle aree e dei locali ‘adibiti alla vendita, trasformazione, stoccaggio e all’esposizione dei prodotti provenienti dalla medesima attività”. E tutte le serre che coltivano fuori terra come la stragrande maggioranza? Ovvio che verranno tassate. Ma il regolamento rincara la dose, perché, dove apparentemente offre una riduzione percentuale (esempio per il florovivaismo il 50%) lo fa solo dove “vi siano obiettive difficoltà nel delimitare le superfici, stante la contestuale produzione anche di rifiuti urbani” (oltre a quelli speciali). E chi lo decide dove ci sono obiettive difficoltà? Risultato: il sindaco va in giro raccontando che non pagherà nessuno, ma gli uffici, col braccio armato di Cosea Servizi e Tributi, tasseranno tutti quelli non espressamente esclusi, col regalino della riduzione, se e quando a loro piacerà, perché il bilancio deve quadrare, a spese di chi lavora. Sull’argomento ho la sensazione che le categorie interessate non l’abbiano presa proprio bene. Vediamo se mi sbaglio o se vedremo i trattori in piazza.”

 

 

Consigliere comunale Giancarlo Mandara

 

Comunicato stampa