Il valore della persona, la disobbedienza, il punto di vista e la ricerca, profonda e intensa, della verità. È questo e molto altro Stanotte ho saputo che c’eri, l’ultimo spettacolo di prosa del mese di gennaio al Teatro Pacini di Pescia (venerdì 25 alle 21.15). L’attore Franco Oppini porta la giornalista e scrittrice Oriana Fallaci a teatro (con adattamento e regìa di Mariella Gravinese). E lo fa con uno spettacolo tratto dal libro Lettera a un bambino mai nato, pubblicato nel 1975, dove sono affrontati temi delicati e profondi come l’amore, la famiglia e l’aborto.“È la prima volta che quest’opera di Oriana Fallaci viene rappresentata a teatro – afferma Oppini -. È quindi molto importante esserci”.


Il testo “Lettera a un bambino mai nato” di Oriana Fallaci è lo spunto per riflettere sulle contraddizioni umane, il pregiudizio. È meglio nascere uomo o donna? Non ha importanza. Quello che conta è essere una “persona”. Colpevole o no? Nessuno può saperlo perché nessuno può entrare nell’anima altrui.
Il palcoscenico è l’anima di una donna incinta, in preda alle sue ansie, ai suoi dubbi, alle sue incertezze. Le figure con cui si relaziona in questo momento delicato della sua vita (l’amica, il dottore, la dottoressa, i suoi genitori, il padre del futuro bambino) avranno l’arduo compito di essere i rappresentanti di una giuria popolare che pronuncerà il verdetto finale in merito alla morte del feto: colpevole o no?  



La stagione 2018/2019 del Teatro Pacini va in scena in collaborazione con Alfea Cinematografica per la direzione artistica di Battista CeragioliStanotte ho saputo che c’eri è una produzione Teatroper

 

Info e bigliettiwww.vivaticket.itbiglietteria@teatropacini.it, 0572.490049 e 391.4868088.

La biglietteria è aperta tutti i sabati dalle 10 alle 12 e il giorno dello spettacolo dalle 18.

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Francesco Bondielli

ufficio stampa Teatro Pacini di Pescia