In merito a quanto pubblicato sulle cronache de Il Tirreno, relativamente al dibattito svoltosi in Consiglio Comunale relativamente ai rapporti fra il Comune di Pescia e l’Uncem, mi preme precisare quanto segue :
La revoca dell’errato pagamento all’Uncem nazionale della quota di associazione per il 2017/18, non si e’determinata “secondo Morelli”, quindi quasi una mia intepretazione, ma cosi’ si legge nella determina n. 1044 del 31.5.2018 che cosi recita “in mancanza di una formale adesione del Comune ad Uncem, tali quote associative non sono dovute” e quindi “di revocare la propria precedente determinazione n. 1012 del 28.5.2018″.
Gli atti non sono spariti dal sito, ma semplicemente secondo l’organizzazione dello stesso, quelli che perdono efficacia, appunto l’annullamento, se ne’ vanno per cosi’ dire in archivio, del sito stesso.
Per quanto riguarda le richieste del liquidatore di Uncem, i famosi 11.000 euro, trattasi di una richiesta che non trova nessuna giustificazione giuridica, tant’e’ che lo stesso ha poi si e’ spostato, come detto in Consiglio, sulla richiesta di rimborso del lavoro svolto da alcuni collaboratori Uncem su progetti di filiera e di valorizzazione della montagna, mai inseriti “nell’organico del Comune, sui quali la passata giunta aveva discusso a lungo la definizione di una convenzione con Uncem mai pero’ realizzata e quindi rendendo impossibile per il Comune rispondere positivamente alla richiesta, sempre non “secondo Morelli”, ma secondo gli atti.
Al contrario della giunta Marchi quando con la stipula di un preciso Protocollo di intesa si dette vita ad un rapporto con Uncem, progetto Ecco Fatto, con relativo rimborso spese.
Il cittadino che si volesse informare “per sapere la verita’”, puo’ tranquillamente riscontrare gli atti che ho appena citato e il percorso amministrativo conseguente.
Aldo Morelli, assessore del Comune di Pescia
Comunicato stampa