Pubblichiamo il resoconto dell’ultimo consiglio comunale dell’avv. Giancarlo Mandara (Lista Civica Voltiamo Pagina)  contenente anche la risposta dell’amministrazione comunale ”sull’addetto stampa”:

 

DIARIO DELL’INFUOCATA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 20/09/2018
http://www.magnetofono.it/streaming/pescia/index.php
Ieri sera si è celebrato il terzo atto (ve ne sarà anche un quarto il prossimo lunedì) di questo consiglio iniziato martedì 18/09. Questi gli affari trattati:

- MOZIONE COSEA (proposta da Franceschi)
Ho preso parte al dibattito su questa mozione relativa alla dismissione delle nostre quote in Cosea. La mozione è stata ritirata in quanto la questione merita un approfondimento anche in Commissione partecipate. Sarà necessario valutare l’opportunità e la convenienza di tale trasferimento.

- MOZIONE SICUREZZA PONTI
E’ stata accolta all’unanimità la mia mozione (emendata) con cui si chiedeva una maggiore attenzione sulla sicurezza dei ponti (in particolare quelli transitati da camion, come quelli di Collodi). Quello che è stato approvato è un documento che, seppur non impone al sindaco di apporre limiti massimo di carico ai veicoli in transito (come da me richiesto), gli impone di fare un quadro delle strutture, anche in relazione agli interventi da porre in essere per la sicurezza.

- MOZIONE SULL’ADDETTO STAMPA (proposta dai 6 consiglieri della minoranza)
Si chiedeva conto della presenza di un addetto stampa all’interno del Comune di Pescia, se vi fosse stata una procedura di assunzione e, in caso negativo, si chiedeva un impegno a procedere contro chi avesse speso tale titolo illegittimamente.
Dalle repliche del Vicesindaco Guja Guidi pareva veramente di stare su “scherzi a parte”. Infatti quest’ultima ci informa che tale soggetto presta la propria attività “a titolo di volontariato”, “non percepisce alcun emolumento”, può utilizzare una stanza (quella del segretario comunale) per le sue attività, è persona di fiducia del sindaco, questi come chiunque altro può appoggiare il proprio pc su tavoli del Comune.
Emergono diversi dubbi sulla legittimità di tale presenza, sia dal punto di vista del rispetto della legge per assunzione di un atto stampa. Problemi dal punto di vista fiscale, assicurativo, perché se questi lavora al nero, può essere chiamato a rispondere il Comune (e quindi noi tutti). E se questi ci facesse una causa di lavoro? Ma poi il problema più grave è il rispetto della privacy minato dalla presenza di persone esterne che possono ficcare il naso in pratiche amministrative e quindi in fatti privati che ci possono riguardare. Terrorizzata dalle prospettive di conseguenze legali, vista la balbettante risposta del Vicesindaco nel tentativo abborracciato di arrampicarsi sugli specchi, la maggioranza ha deciso di astenersi, di fatto scaricando il sindaco. La mozione è quindi passata coi voti dell’opposizione e pertanto l’amministrazione è vincolata ad agire giudizialmente affiché venga rimediata questa stortura. Vigileremo affiché il sindaco rispetti quanto gli ha imposto il consiglio. Vediamo se la smette di fare l’arrogante! Intanto da oggi, chi vuol lavorare al pc, si rechi pure al palazzo comunale. Dite che vi manda Guja!

 

Avv. Giancarlo Mandara

 

Fonte : Facebook