Mi sono presentato alle elezioni dello scorso 10 giugno alla guida della lista civica Voltiamo Pagina con l’intento di dare un forte segnale di discontinuità alla politica pesciatina e di creare una nuova classe dirigente che avesse a cuore il bene della città.

Importante è stato il risultato raggiunto da me e dalla mia lista con 743 voti raccolti (pari all’8,58%) con punte, in alcuni importanti seggi, fino al 42% dei consensi. Sento di ringraziare ciascuno dei cittadini che hanno riposto la loro fiducia in me e nei miei candidati.

Non siamo riusciti ad arrivare al ballottaggio ma, visto l’importante consenso raggiunto, ci sentiamo in dovere di esprimere le nostre valutazioni politiche. Siamo, infatti, di fronte ad una scelta difficile che può tuttavia contribuire a segnare il destino di questa città e dei suoi territori per i prossimi anni.

Fermi la presunzione di non colpevolezza sino a condanna definitiva e il merito delle vicende processuali nel quale non entro, confermo quanto dichiarato al “Cittadino” del mese di Aprile sull’inopportunità della candidatura dell’ex sindaco, visto l’impegno che richiede la difesa dalle accuse lui rivolte, a mio avviso inconciliabile col ruolo di amministratore pubblico, e sulla necessità di fare prima la dovuta chiarezza.

Dall’altro lato si presenta al ballottaggio un candidato la cui coalizione non rappresenta lo spirito di rinnovamento e di discontinuità che ci ha mosso.

Pescia ha bisogno di maggiore cura nell’ordinaria amministrazione, da troppo tempo trascurata, senza promesse mirabolanti, ma stando con i piedi per terra e parlando chiaramente alla gente.

Ciò detto, fermo restando che non sono interessato ad alcun gioco politico, ritengo opportuno suggerire a tutti i nostri elettori di votare per il candidato che reputano più adatto all’importante ruolo al quale è chiamato.

Giancarlo Mandara