Il tributarista dott. Stefano Costa Reghini, candidato della lista Voltiamo Paginia, Giancarlo Mandara Sindaco, ci invia questo articolo che volentieri pubblichiamo :
La Lista Civica VOLTIAMO PAGINA con Giancarlo Mandara Candidato Sindaco, assiste con molta perplessità alle prese di posizione che cominciano a radicarsi nel dibattito politico cittadino, soprattutto quelle riguardanti le misure economiche da prendere e la situazione dei conti pubblici.
Come gli organi di informazione hanno riportato, nessun istituto bancario ha partecipato alla gara per l’assegnazione della tesoreria comunale.. Ciò per noi non rappresenta assolutamente una sorpresa. Già dalla presentazione pubblica della lista abbiamo messo il dito nella piaga dei conti del Comune, ma la gara per la Concessione della Tesoreria non aggiunge e non toglie nulla. Da anni, in tutta Italia, gli istituti bancari risultano poco interessati alla gestione delle Tesorerie Comunali, Il lavoro da svolgere è gravoso e antieconomico e con l’accentramento della Tesoreria nelle mani di Bankitalia ormai in vigore da anni, di fatto le banche locali sono semplici passacarte, senza nessun concreto vantaggio di gestione di somme liquide. Il regime di tesoreria unica accentrata, che oltre tutto è una deroga ad una diversa e più favorevole norma del 2015, fa si che i Comuni siano bestie da soma per il debito pubblico e le gare per le tesorerie vadano spesso deserte.
Se poi accade, come si fa in modo massiccio da anni al Comune di Pescia, di ricorrere in modo disinvolto e continuo alle anticipazioni di tesoreria per croniche difficoltà di bilancio, la banca, che dovrebbe gestire materialmente dette anticipazioni, fugge a gambe levate.
Da tempo il Gruppo Intesa, che ha rilevato le sorti della vecchia Cassa di Risparmio, ragionando imprenditorialmente e non in politichese, si tiene fuori da assegnazioni di questo genere con Comuni in difficoltà finanziarie e non solo a Pescia, ma in tutta Italia e così fanno le altre banche. Non vediamo quindi dove sia la sorpresa. Qualcuno pensa veramente che il piano di risanamento di qualche anno fa avesse sistemato il bilancio e i guasti siano sorti dopo dal nulla? Si crede che esista sempre il mondo delle fondazioni bancarie che dominavano gli istituti di credito a rimorchio della politica, con esiti spesso disastrosi? Oggi la gestione di una tesoreria comunale non è più esercitabile, se non con un ente preciso, efficiente, con scarso ricorso agli anticipi di cassa, ossia tutto il contrario di quello che dovrà governare il nuovo Sindaco di Pescia.
Quindi non bisogna esprimere né preoccupazione, né sorpresa per la mancata assegnazione della tesoreria, ma per quello che ci sta dietro, che è molto peggio e ha vari babbi e mamme negli ultimi venti anni, nessuno escluso.
Dott. Stefano Costa Reghini