41% di acqua in meno, le temperature superiori alla media di 2,48 gradi. I dati diffusi da CNR-ISAC (Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima), relativi all’anomala estate italiana, confermano la doppia sofferenza per le produzioni agricole. A Pistoia, capitale italiana delle piante ornamentali, i tanti investimenti realizzati dai vivaisti finalizzati al recupero dell’acqua irrigua, con la creazione di impianti a goccia, hanno limitato i danni da penuria di pioggia. Non sono mancate comunque le perdite di produzione dovute all’eccesso di caldo, con piante che, nonostante siano state innaffiate, hanno visto le foglie ‘bruciarsi’, rendendone impossibile la vendita. Sane e rigogliose, invece, le piante sotto gli ombrari -spiega Coldiretti Pistoia-, rivelatisi utili ad affrontare i mutamenti climatici. Le riserve d’acqua accumulate sono state finora sufficienti.
Speriamo che presto le piogge ricreino le riserve negli invasi costruiti dai vivaisti pistoiesi. E viste le tendenze climatiche -commenta Coldiretti- occorrerà puntare sull’incremento degli ombrari, sul potenziamento dei bacini di accumulo e degli impianti che permettono il riutilizzo dell’acqua irrigua: che producono benefici ambientali, riducendo la quantità d’acqua utilizzata, ed efficienza aziendale.
Il persistente innalzamento delle temperature, l’aumento della luminosità e una carenza idrica prolungata sono le cause dei classici sintomi denominati come ‘danni da caldo’, spiega Coldiretti, e consistono in:
– diminuzione delle funzioni vitali con conseguente arresto della crescita;
– precoce invecchiamento dei tessuti verdi;
– appassimento degli organi erbacei (spesso irreversibile e in tal caso prende il nome di avvizzimento), è il fenomeno più evidente e generalmente colpisce le piante più giovani e già fiorite;
– caduta prematura di foglie, fiori, frutti;
– colpo di calore che colpisce alberi e arbusti anche di grandi dimensioni a seguito di un’insolazione eccessiva, gli organi colpiti vanno incontro a disseccamento e morte;
– presenza di spaccature nei frutti e negli ortaggi;
– scottatura delle radici che si verifica quando le temperature aumentano improvvisamente, interessa maggiormente gli ortaggi da foglia, i tappeti erbosi e i giovani arbusti.
Intanto dopo le previsioni, arrivano i dati effettivi dai produttori di vino che in questi giorni stanno vendemmiando, il calo della produzione è di circa il 50%, “un calo che mette a dura prova la redditività aziendale”. Si preannuncia scarsa anche la raccolta delle olive.
Coldiretti Pistoia
Comunicato stampa