Il Consiglio Comunale ha cancellato la previsione della nuova zona artigianale di Pescia (business Park) che l’ex maggioranza di centrodestra aveva inserito nel piano strutturale votato il 31 gennaio 2012. Da parte della maggioranza, che ha votato compatta il provvedimento, si è parlato di “una scelta politica radicale e coraggiosa, una prova di coesione importante” “raggiunto grazie, innanzitutto, alla mobilitazione straordinaria di centinaia di cittadini”, che “l’area produttiva proposta dalla vecchia amministrazione di centrodestra sarebbe stata fortemente impattante in un territorio con forti problemi idraulici” e che “si voleva mettere la parola fine al nostro settore agricolo e floricolo”. Tante belle parole ma questa drastica decisione non ci convince affatto. La nuova area produttiva di circa 130 ettari, già ridotta dalla giunta Marchi, poteve essere eccessiva e ulteriormente ridotta, con la presentazione preventiva e dettagliata agli operatori floricoli, coinvolgendoli nelle scelte amministrative. Una riduzione dell’area artigianale con il coinvolgimento dei residenti avrebbe molto probabilmente permesso di individuare un’area sulla quale permettere investimenti e conseguente occupazione, per i nostri giovani e istallare quelle attività economiche che, nella garanzia del minimo impatto ambientale, avrebbero permesso lavoro per i molti disoccupati del nostro Comune. Già negli anni ’50 al pesciatino Ferdinando Innocenti, importante industriale italiano, fu impedito di istallare nel territorio comunale a sud di Pescia una fabbrica in quanto quei terreni erano tutti a vocazione floricola in un momento che il settore tirava alla grande e produceva occupazione e ricchezza. Ma siamo sicuri che il florovivaismo pesciatino sia ancora sempre florido come negli anni ’50 o la produzione sia sensibilmente diminuita a scapito della commercializzazione e dell’importazione di fiori anche esteri prodotti a basso costo? Non sarebbe stato meglio un maggiore equilibrio della superficie delle aree tra terreni rimasti a vocazione agricola e floricola ed altri magari non più produttivi per istallarvi altre attività?
Lo stralcio da parte della maggioranza di centro sinistra dell’intera zona artigianale “Fu vera gloria?” Ai posteri l’ardua sentenza.
G.G.