Pubblichiamo il comunicato inviatoci da Mario Capecchi del PCL Sez. di Pistoia e Prato sulla terza corsia autostradale :
“Sulla realizzazione della terza corsia autostradale dell’A11 constatiamo che sono spuntate voci di netto dissenso in mezzo a un mare di silenzio opportunista sia politico che di categoria. Il territorio pistoiese e tutta la piana fino a Firenze si trovano di fronte a una contraddizione senza precedenti. Si è infatti avviato i lavori per il raddoppio ferroviario, anche se con una mancata partecipazione e condivisione con i territori, che effettivamente risultano necessari per una linea importante ma limitata nella portata e che indirettamente porterebbe a una riduzione del traffico su gomma con tutte le ricadute positive in ambito ambientale e della salute prima di tutto, ma anche di vero e proprio risparmio economico per la popolazione. Allo stesso tempo però si vuole ampliare la rete autostradale annullando di fatto lo scopo del raddoppio ferroviario.
Evidenti sono gli interessi miliardari dietro questa opera che è e inutile e soprattutto disastrosa per un territorio già martoriato. È già stato segnalato come gli interventi stradali necessari siano ben altri, tra cui la manutenzione e alcune modifiche alla stessa A11. Il danno ambientale sarebbe incalcolabile con un’ulteriore impermeabilizzazione del territorio e conseguenti allagamenti che sono già diventati una costante a causa di una cementificazione spropositata e di una mancata manutenzione di fognature e fossi che i nostri avi non avevano costruito per sport.
Inoltre con la terza corsia si alimenterà ancora di più il traffico su gomma perché questi non si gestisce con più strade, ma con trasporti pubblici efficienti. Trasporti pubblici che però le amministrazioni locali al servizio di banche e grandi aziende stanno smantellando con celerità.
I territori del pistoiese, della piana fiorentina, e in futuro anche quelli della Valdinievole e della lucchesia, vengono lasciati ancora una volta alla mercé degli interessi capitalistici senza nessuna ricaduta positiva sui territori dove quest’opera mostruosa vuole essere realizzata. Anzi, i costi economici, ambientali e sanitari saranno fatti ricadere proprio sulle popolazioni locali e di chi usufruirà della rete autostradale regalata a suo tempo nel 1999 a un nucleo di azionisti privati ed oggi in mano alla famiglia Benetton.
Invitiamo quindi la popolazione a mobilitarsi per contrastare questa ulteriore devastazione del nostro territorio sull’altare del profitto altrui.”
Partito Comunista dei Lavoratori
Sez. di Pistoia e Prato
Comunicato stampa