Roma, 11 settembre – Tesserati raddoppiati in un anno, boom di iscrizioni on line, 15 nuove sedi per un totale di 88 spazi aperti in tutta Italia, sei consiglieri comunali e quattro municipali eletti nel 2016, che si aggiungono ai tre già in carica: CasaPound Italia, riunita a Chianciano Terme per la nona edizione della festa nazionale “Direzione Rivoluzione”, fa il punto sui risultati dell’anno appena trascorso, al termine di due giorni di conferenze ed eventi, che hanno visto la partecipazione di oltre tremila persone.
Dopo gli incontri con la scrittrice Lara Foletti, il guru ‘no euro’ Antonio Maria Rinaldi e il direttore de ‘la Croce’ del venerdì, ieri si è discusso tra l’altro di Siria con il presidente della Comunità siriana in Italia Jamal Abo Abbas e di referendum con un confronto tra il deputato Massimo Corsaro e il vicepresidente di CasaPound Simone Di Stefano. L’ultimo a parlare, di fronte a un palazzetto dello Sport gremito, è stato il leader del movimento, Gianluca Iannone, che ha aperto l’intervento clou della festa ricordando l’europarlamentare leghista Gianluca Buonanno, ospite del movimento l’anno scorso a Castano Primo e recentemente scomparso. Iannone ha fatto un lungo excursus delle ‘vittorie” degli ultimi 12 mesi: dai 27mila voti conquistati dal Blocco studentesco nelle scuole di tutta Italia al clamoroso 6,67% raggiunto da Cpi a Bolzano, con i tre consiglieri eletti in Comune e i quattro in Municipio, fino allo storico corteo di 10mila persone al Colosseo nel nome di Dominique Venner. In chiusura il riconoscimento per l’associazione di protezione civile la Salamandra, i cui volontari sono stati i primi ad arrivare ad Amatrice, devastata dal terremoto del 24 agosto, prestando i soccorsi e organizzando una macchina della solidarietà che ha agito in maniera impeccabile riuscendo a raccogliere e a distribuire 80 tonnellate di aiuti in 48 ore.
“Chiudiamo questa tre giorni con la soddisfazione di poter dire ancora una volta che avevamo ragione – sottolinea Iannone – Alla faccia di chi non ci voleva a Chianciano, la nostra festa si è  svolta nella massima tranquillità, portando solo ricchezza e cultura in una cittadina della Toscana della cui esistenza il governatore Enrico Rossi, complice forse l’amministrazione non allineata, sembrava essersi completamente dimenticato nonostante la grave crisi economica che sta attraversando. Se per Chianciano è stato un fine settimana di sole e serenità, non è stato così per altre quattro città della Toscana: a Lucca, Pescia, Pistoia e Grosseto alcuni vigliacchi nella notte tra venerdì e sabato hanno imbrattato le sedi di CasaPound. Naturalmente nel silenzio di Rossi e, manco a dirlo, dell’Anpi, veri mandanti della violenza insensata di chi è costretto a ricorrere allo sterco per nascondere la propria incapacità di fare politica”.
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