Pubblichiamo la risposta dell’ Assessore al bilancio Peria a Franceschi e ai Consiglieri PD :
“Le questioni sollevate dal Consigliere Franceschi e dai tre consiglieri Guerri, Guidi e Rufino sugli avvisi di accertamento, relativi alla lotta all’evasione, emessi dagli uffici comunali, meritano una puntuale risposta, anche per non “ingannare” i cittadini, ingenerando in loro false convinzioni. Premetto che, a mio avviso, gli uffici hanno agito più che correttamente e sarebbe meglio tenerli fuori da bagarre politiche, non offendendo la serietà, la dedizione e la professionalità di chi opera a tutela di tutti i cittadini.
E’ infatti proprio il risultato della lotta all’evasione che fa pagare meno tasse ai contribuenti onesti.
Nel merito delle questioni sollevate, va detto, prima di tutto, che il Comune ha rispettato appieno i termini di prescrizione sia del 2009, sia del 2010. Il termine di prescrizione quinquennale (giustamente richiamato dalla Corte di Cassazione in diversi interventi), infatti, decorre dalla data della violazione che ha compiuto il contribuente e nel particolare sistema di tassazione dell’ICI e della Tarsu del 2009 e del 2010, la violazione coincide con l’omissione della dichiarazione (e non del mero versamento), che cade sia per l’ICI che per la Tarsu nell’anno successivo rispetto all’annualità dell’ imposta di riferimento. Per esemplificare, per l’annualità di imposta 2009, la dichiarazione deve essere presentata nel corso del 2010, sia per l’ICI (30 giugno 2010) sia per la Tarsu (20 gennaio 2010). Discende da ciò che il 31 dicembre del quinto anno successivo rispetto all’avvenuta violazione va a cadere per l’annualità 2009 al 31 dicembre 2015. Con salvezza, dunque, e piena legittimità dell’accertamento relativo al 2009 notificato entro tale data.
Quanto detto vale a maggior ragione per l’annualità di imposta 2010, il cui termine scadrà al 31 dicembre 2016.
Se, poi, per alcuni accertamenti del 2009, l’avviso è giunto al contribuente in data successiva al 31 dicembre 2015, allora si dovrà verificare la data di invio dell’atto di accertamento, perché è quella la data che rileva ai fini della legittimità dell’atto, secondo il principio di scissione temporale della notifica degli atti amministrativi, che dà esclusivo rilievo alla data di invio della raccomandata contenente l’atto di accertamento, qualora si debba verificare il rispetto del termine di prescrizione. Al comune consta che tutti gli atti di accertamento del 2009 e del 2010 siano stati inviati entro la data del 31 dicembre 2015. Solo per il contribuente, invece, rileva la data di ricezione effettiva, ma ai fini del decorso del termine per proporre ricorso, per evitargli ogni pregiudizio in termini di esercizio del diritto di difesa.
Venendo invece alla questione sollevata relativamente alla sottoscrizione degli avvisi di accertamento prevista dall’art. 74 d.lgs. 507/93, è stata ormai da anni analizzata, affrontata e risolta dall’Ufficio secondo i canoni di legge. Vista la notevole mole di accertamenti che da quasi dieci anni, vengono emessi dall’Ufficio, si è optato per apporre la firma con indicazione a stampa del funzionario responsabile come prescritto dall’art. 1, comma 7 della L. 549/1995. Il funzionario indicato è esattamente il funzionario responsabile del tributo. Tutti gli avvisi di accertamento notificati negli ultimi dieci anni sono stati redatti e sottoscritti con questa modalità e quindi appare quasi paradossale che sia anche Franceschi a sollevare il problema!
Gli Uffici comunali restano ovviamente a disposizione per chiarire ogni ulteriore disguido o incertezza, determinati dalle errate valutazioni comparse sulla stampa.
Detto questo resta poi il problema politico, che mi sembra francamente più importante.
Appare infatti molto grave che tre consiglieri del PD, senza neanche aver avuto la delicatezza di dare un colpo di telefono al proprio assessore, escano pubblicamente con un’interpellanza che, per toni e modalità con cui è scritta, pare più un attacco politico, che una necessità di fare chiarezza.
Colpisce anche molto che, se si legge la stampa degli ultimi due anni, gli attacchi siano sempre non a chi evade le tasse, ma a chi si impegna nella lotta all’evasione.
Su questo aspetto voglio essere molto chiaro: vi sono due sedi deputate a chiarire quanto accaduto, una politica, la coalizione ed una istituzionale, il consiglio comunale. Per quel che mi riguarda chiarezza deve esserci fino in fondo, perché non sono venuto a Pescia, con notevole sacrificio personale, per farmi attaccare dai miei stessi compagni di partito.
Se chiarezza non vi sarà, terminato l’iter di approvazione del bilancio e la riorganizzazione del comune, obiettivi facilmente raggiungibili nei prossimi mesi, riterrò conclusa questa mia esperienza, che ritengo comunque straordinaria, anche a livello umano, per il rapporto avuto con il personale e con i cittadini.”
L’ASSESSORE AL BILANCIO E PROGRAMMAZIONE
ECONOMICO-FINANZIARIA
(Roberto Peria)