In questi giorni sentiamo le varie Autorità fornire tanti numeri su Bilanci, cifre e statistiche relative alla Assistenza e alla Sanità. E i numeri sono certo importanti perchè su di essi si basano scelte tecniche e amministrative e, dunque,devono essere sempre rispettati.
Sarebbe però un errore affidarsi interamente ad essi perchè ci sono dei parametri che non si possono misurare solo coi numeri. In particolare, la validità di un intero Sistema, che dovrebbe dare risposte pronte ed efficienti ai bisogni primari delle persone, la si misura stando fra la gente ogni giorno, cercando di ascoltarne la voce e non dimenticando mai di mettere in campo una “sensibilità umana” che sappia andare oltre i numeri.
Così, da tempo, si è scelto di organizzare sempre più gli Ospedali secondo il modello di “Intensità di Cure”, con riduzione del numero e della durata dei ricoveri e quindi dei costi.
Si sono soppressi Servizi e Reparti pensando di trasferirne le funzioni sul Territorio, ma l’esperienza di questi anni ci dimostra che il Sistema così non funziona. Manca la Pediatria, indispensabile per un Ospedale come il nostro che serve una popolazione di oltre 100.000 abitanti e per cui è ormai indifferibile riaprire un Reparto con personale qualificato sempre presente. E mancano investimenti su Strutture e Personale del Territorio che ad oggi sono nettamente insufficienti rispetto ai bisogni. Così, l’assistenza finisce per ricadere soprattutto sulle famiglie che, nella stragrande maggioranza dei casi, pur con tutta la buona volontà, non ce la fanno. Ed ecco allora che si hanno nuovi ricoveri, “di ritorno”, che vanificano il modello organizzativo e, soprattutto, non giovano certo al paziente.
Dunque, tutto il Sistema deve essere ridiscusso, a cominciare dai Patti Territoriali che nella loro attuazione pratica continuano a penalizzare in maniera sempre più drammatica Pescia e l’intera Valdinievole. E a tale impegno io richiamo ancora una volta l’ attuale Amministrazione, magari supportata dalla Consulta,creata apposta per questo, e dalle altre Amministrazioni del territorio perchè il problema è di tutti.
E occorre vigilare, ogni giorno, con la massima attenzione perchè le scelte siano quelle giuste,anche contro i dettati della Regione, se necessario, certo nel rispetto dei numeri ma soprattutto delle persone, per non svegliarsi poi quando è troppo tardi.

Dott.F.Conforti

Comunicato stampa