Non sempre capita di conoscere l’intimità di un artista, quella vera, non quella ricostruita in una strampalata biografia fatta di eccessi e strane abitudini. Jannina ci permette invece di conoscere una parte davvero intima di sé: la sua casa in via dei Colletti a Pescia, che per il 2 e il 9 maggio sarà aperta a tutti gli interessati che intendono conoscere la “strana” signora che gira per la città con un cappello in testa. La mostra inizia con un appuntamento-aperitivo presso “Franco” in Piazza Mazzini, 26, a Pescia: dalle 17.00 alle 19.00 partiranno da qui piccoli gruppi di persone, che dopo aver fatto aperitivo e ammirato otto opere di Jannina esposte all’interno del bistrot, potranno recarsi nella casa dell’artista, aperta per l’occasione. Si dice che si può giudicare un’artista soltanto quando si sono viste almeno sette delle sue opere, ma le otto che Jannina esporrà da “Franco” vi condurranno dritti alla sua casa per soddisfare il desiderio di conoscere davvero i ritratti, i panorami di Pescia e gli interni dipinti dalla sua abile mano. Jannina Veit Teuten è conosciuta soprattutto per i suoi 140 acquarelli realizzati nell’incredibile progetto “Via Francigena”, partito da Canterbury e conclusosi a Roma. Con questa insolita mostra l’artista vuole invece far conoscere il suo lato di pittrice di oli su tela per mostrare uno scorcio diverso sulla sua opera. Trasferitasi a Pescia nel 2002, Jannina ha trascorso una vita davvero colorata, come a lei piace definirla. La sua straordinaria capacità viene scoperta dal direttore della sua scuola, quando lei ha soltanto otto anni, ma si era già dimostrata capace di produrre un acquarello che aveva catturato l’attenzione di tutti. A quattordici anni inizia a frequentare l’Istituto d’Arte e qui si diploma, successivamente, all’età di vent’anni, si trasferisce a Londra dove lavora come grafica per grandi agenzie di pubblicità e comunicazione. Arrivata a trent’anni, nel 1970, decide di voler imparare la lingua del nonno italiano e giunge a Firenze in Piazza dei Ciompi, nell’antica dimora di Lorenzo Ghiberti. Qui passa numerosi weekend a Settignano dove ha modo di dipingere dei magnifici scorci sulla campagna toscana. Arrivano poi i sette e difficili anni trascorsi in macchina lungo la Via Francigena, vivendo per strada e dipingendo i veri luoghi di questo cammino per cui sarà definita dal critico d’arte, Marzio Dall’Acqua, “pellegrina della luce”. Passano poi 23 mostre in 18 mesi in cui Jannina porta in giro personalmente i piccoli capolavori realizzati in questo progetto. Oggi, i quadri che arredano la sua casa Pescia sono frutto di tutta questa sua vita: da un paesaggio naturalistico realizzato all’età di sedici anni in Inghilterra, sino ai più recenti lavori che ritraggono l’intimità dei gesti quotidiani o piccoli bouquet di fiori.
Comunicato stampa