Il Partito del Sindaco si spacca e vota contro la mozione a difesa dei valori Cristiani , poi vota una sua mozione e va sotto, confusione totale ripete la votazione e appare un voto che non c’era.
Tralasciando queste scene tragicomiche,occorre dire che brutte avvisaglie si preannunciano sul bilancio e altri provvedimenti importanti visto le spaccature interne al PD Il quale, non solo non se la sente di difendere la cultura cattolica, ma per bocca di un suo rappresentante Grossi, afferma che avendo avuto voti da persone che non sono cattoliche,e non volendo perdere questi consensi non intendono difendere la loro cultura e la loro religione, ma il loro bacino elettorale.
Viva la sincerità, I valori sono in commercio,e se prendo voti da gruppi o etnie diverse, di volta in volta,la mia coscienza diventa un cingomma.
Con questi presupposti, sono certo che persone simili,sarebbero disposte a venderci tutti anche per l’apertura di una moschea,con quel che consegue. Ma se ieri questi si sono affannati a dare la cittadinanza onoraria al Vescovo, allora avevo ragione affermando che ciò rappresentava un atto di ruffianeria politica e non un riconoscimento a chi opera e lavora difendendo questi valori cristiani?
Cosa vanno a raccontare al Papa, che sono cattolici quando serve?
Il Capo gruppo di “Un’Altra Pescia”
Franceschi Oliviero
1 commento
Lorenzo Puccinelli Sannini says:
apr 2, 2015
Non mi capita di condividere troppo spesso il pensiero di Oliviero Franceschi, ma questa volta non posso non trovarmi d’accordo con quanto da lui scritto: desidero quindi aggiungere al suo articolo queste mie brevi considerazioni.
Che piaccia o no ai nostri amministratori, l’Italia rimane ancora a grande maggioranza un popolo di fede cristiana: che poi non tutti professino questa fede apertamente andando tutte le domeniche alla messa, è un altro discorso. Ritengo quindi che anche la maggioranza dei pesciatini si consideri cattolica; credo pertanto che i nostri amministratori dovrebbero tenere sempre presente questa realtà. Ma in questo caso la decisione presa dal Consiglio Comunale, non si limita al rifiuto di difendere i valori religiosi cristiani, ma si estende a ripudiare la storia, le tradizioni, le usanze ed i valori etici di un intero popolo, perchè questi elementi sono tutti frutto del credo Cristiano Cattolico che ha contraddistinto la popolazione italiana nel corso degli ultimi duemila anni. Ho espresso spesse volte su queste pagine la convinzione che il degrado economico e sociale che affligge il nostro paese dipenda all’origine dalla perdita dei valori di cui sopra e credevo di aver trovato una condivisione di questo mio pensiero nelle parole che l’Assessore alla Cultura Avv. Barbara Vittiman pronunciò sabato 21 marzo al Palagio nel corso dell’inaugurazione della mostra dedicata alla “Passio XTI – La fede rappresentata”: evidentemente mi ero sbagliato. Concludendo, faccio presente ai consiglieri di maggioranza del Comune di Pescia, che dissento totalmente dalla loro decisione. Ovviamente nessuno di essi si cospargerà il capo di cenere per questa mia presa di posizione. Pazienza. Sappiano però che se io fossi stato al loro posto non avrei certo barattato le mie origini e la mia fede per un pugno di voti in più !
Lorenzo Puccinelli Sannini