Pubblichiamo il comunicato inviatoci dal Comitato Acqua Bene Comune Pistoia e Valdinievole :

IL COMUNE DI PESCIA NON AIUTA LA CITTADINANZA
NELLA RICHIESTA DEI RIMBORSI PER LA DEPURAZIONE
Nell’ultimo Consiglio Comunale del 23 settembre scorso, il Comune di Pescia ha respinto la mozione predisposta
dal Comitato Acqua Bene Pistoia e Valdinievole per agevolare la cittadinanza nella richiesta dei rimborsi per la
quota del servizio di depurazione pagata dagli utenti e non dovuta, come disposto dalla Sentenza della Corte
Costituzionale nr. 335 del 15 ottobre 2008.
La vicenda si trascina da molto tempo e rischia la prescrizione, per taluni anni pregressi, al prossimo 30 settembre
2014.
Il Consiglio Comunale ha respinto la proposta di aprire uno sportello dedicato all’Urp per assistere la cittadinanza
nella predisposizione dei rimborsi.
Potenzialmente sono molti gli utenti coinvolti nella vicenda, se si considera che il vasto territorio gestito da Acque
S.p.A., che ricomprende 57 comuni, tra i quali anche il Comune di Pescia, ricadenti su cinque diverse province,
con circa 323.000 utenze domestiche oltre a quelle dei diversi comparti produttivi, risulta privo di depurazione per
oltre il 25% della superficie complessiva.
Molti tra gli aventi diritto sono persone anziane, che non trovano la necessaria assistenza da parte del gestore
idrico (presente con uno sportello su tutta l’area della Valdinievole), che oltretutto, in violazione di quanto previsto
dal Decreto Ministeriale 30 settembre 2009, non reso pubblici gli elenchi degli aventi diritto, né comunicato
direttamente agli utenti l’esistenza del diritto al rimborso.
La maggioranza consiliare con una risoluzione che ha fortemente ridimensionato ed attenuato l’efficacia della
mozione, approvandone soltanto alcune parti, ha introdotto all’ultimo momento argomenti ad essa estranei,
senza averne valutato a pieno, a nostro parere, tutti i riflessi che tali scelte rappresentano.
Il Sindaco Giurlani nel suo intervento ha dichiarato che nei gestori idrici (società private) i comuni sono
rappresentati negli ATO (ambiti territoriali ottimali), che a Pescia il 50% del territorio è privo di fognature, che
non è presente uno sportello di Acque S.p.A., che con le leggi attuali non e’ possibile ripubblicizzare il servizio
idrico e che vuole gli investimenti sul territorio.
Come Comitato Acqua Bene Comune Pistoia e Valdinievole rispondiamo al Sindaco che gli ATO non esistono
più e sono stati sostituiti dall’Autorità Idrica Toscana, nella quale su 287 comuni della nostra regione hanno diritto
di voto soltanto 50 (è escluso anche il Comune di Pescia), il che non ci sembra un metodo molto democratico e
rappresentativo dei comuni e quindi dei cittadini.
I gestori, come detto società private a tutti gli effetti, hanno come unico scopo il profitto, peraltro reso illegittimo
dopo gli esiti dei referendum sull’acqua del 2011.
Il fatto che poi il Sindaco asserisca che a Pescia il 50% del territorio non è provvisto di fognature, dovrebbe far
riflettere (e non fa capire, a maggior ragione, il diniego del Consiglio ad assistere la cittadinanza nei rimborsi alla
depurazione); giova inoltre considerare il fatto che i 55 km. di fognature che a noi risultano presenti sul territorio
comunale sono opere pubbliche costruite dal Comune. Quanti chilometri di fognatura ha costruito il gestore
idrico privato dal 2002, anno da quando ha in gestione l’acqua comunale?
E’ vero che non è presente uno sportello di Acque S.p.A. nel Comune di Pescia e questo è un altro effetto
negativo della privatizzazione (prima in Valdinievole c’erano 11 sportelli al pubblico, tanti quanti sono i comuni,
ora come già detto c’è un unico sportello a Monsummano Terme), che non è senz’altro a distanza agevole per i
cittadini di Pescia, in particolare per le persone anziane e per i residenti nella vasta aerea montana del territorio
comunale.
Ma uno sportello a Pescia a cosa dovrebbe servire, ad accogliere le istanze di rimborso dei cittadini per la
remunerazione illegittima del capitale investito (ora chiamati oneri finanziari) percepita a tutt’oggi dai gestori
privati, nonostante sia stata abrogata dai referendum del 2011 e che costa ogni anno ai soli utenti domestici del
Comune di Pescia oltre 500.000 euro in più sulle bollette idriche?
La ripubblicizzazione della gestione dell’acqua è pienamente realizzabile, basta volerlo, lo dimostrano casi concreti
come grandi città, tra le quali Napoli in primis, ed altre che hanno avviato il percorso, basta avere la volontà di
attivare un serio confronto di concertazione in merito.
Alcune considerazioni sulla questione degli investimenti, ennesimo riflesso negativo che sancisce il fallimento di
fatto della gestione privata dell’acqua.
Si racconta spesso la favola che i privati fanno gli investimenti, ma nei rari casi che li fanno, ed a Pescia non ne
ritroviamo di significativi, li effettuano con i soldi delle bollette (dei cittadini), o con finanziamenti pubblici
(anch’essi dei cittadini) o con mutui bancari (pagati in bolletta dai cittadini), quindi dove sono gli investimenti
privati?
Un altro dato vorremmo sottoporre alla riflessione del Sindaco, sa che se il Comune di Pescia riscuotesse
direttamente tutte le bollette dell’acqua sul proprio territorio, avrebbe ricavi, per le sole utenze domestiche, di oltre
3 milioni di euro all’anno? Quanti investimenti potrebbe fare con questi denari?
A quanto ammontano invece gli investimenti fatti dal gestore idrico privato negli ultimi dieci anni sul territorio
comunale, considerando che a tutt’oggi, nell’anno 2014, vi sono ancora, vicino al centro abitato, alcune decine di
famiglie prive dell’allacciamento all’acquedotto pubblico?
Il Comitato Acqua Bene Comune di Pistoia e Valdinievole è disponibile in ogni momento ad avviare un tavolo di
confronto con il Sindaco e l’Amministrazione Comunale per costruire insieme un percorso di ripubblicizzazione
del servizio idrico a Pescia; i cittadini ne avrebbero soltanto da guadagnare.
Ringraziamo infine tutte le forze politiche di opposizione in Comune che hanno votato a favore del testo
originario della mozione sui rimborsi della depurazione (con l’assistenza alla cittadinanza), tra le quali oltre a Forza
Italia ed Un’altra Pescia, il Movimento 5 Stelle che ha anche portato in discussione la mozione stessa in Consiglio
Comunale.
COMITATO ACQUA BENE COMUNE PISTOIA E VALDINIEVOLE.

Comunicato stampa