Grazie alle collaborazioni con PadovaFiere e con Federfiori, che ha usato anche fiori e piante del mercato di Pescia per le dimostrazioni, il florovivaismo toscano è stato in evidenza al Flormart 2014 dal 10 al 12 settembre. Nella giornata iniziale era presente una delegazione del Mefit guidata da Franco Baldaccini e Fabrizio Salvadorini e il sindaco Oreste Giurlani è potuto intervenire alla cerimonia di premiazione. Il parere del consulente marketing Andrea Vitali, che con l’équipe di Diade ha curato lo stand e il nuovo catalogo, al debutto tra gli operatori internazionali di settore.

 

La partecipazione di Mefit, Mercato Fiori Piante Toscana – città di Pescia, al Flormart 2014 di Padova, il maggiore salone professionale della filiera florovivaistica con sede in Italia, ha dato grande visibilità al florovivaismo pesciatino e di tutto il distretto floricolo Lucca Pistoia nel palcoscenico internazionale di settore.

Grazie alla collaborazione instaurata con PadovaFiere per la promozione congiunta delle attività ed in virtù del progetto di marketing e promozione sostenuto dalla Camera di Commercio di Pistoia con la sponsorizzazione di Banca di Pescia e Cia, Mefit ha potuto essere presente dal 10 settembre ad oggi, giornata conclusiva del Flormart, con un proprio stand nel padiglione 7 della fiera. Stand nel quale è stato presentato il nuovo catalogo di Mefit (che è consultabile assieme a un videoclip istituzionale sul sito di Mefit www.mercatodeifioridellatoscana.it) e in cui hanno trovato posto anche il Pinocchio della Fondazione Nazionale Carlo Collodi e il materiale informativo della Fondazione Carnevale di Viareggio.

Nella giornata di apertura del Flormart, un pullman ha accompagnato una delegazione di produttori di Pescia guidati dall’amministratore unico di Mefit Franco Baldaccini e dal direttore Fabrizio Salvadorini alla fiera di Padova. Alla cerimonia delle premiazioni ha partecipato anche, prendendo la parola, il sindaco di Pescia Oreste Giurlani.

Mefit ha stretto un accordo anche con Federfiori, dirimpettaia di stand, per mezzo del quale in molte delle dimostrazioni dei maestri fioristi di Federfiori durante il festival si sono usati fiori e piante forniti dai produttori del mercato dei fiori di Pescia. Vicino allo stand del Mefit era presente anche quello della Felini Foundation di Charles Lansdorp, che ha lo scopo di promuovere la festa dei nonni del 2 ottobre e di usare piante e fiori come strumento di “communication between generations” (comunicazione fra le generazioni) nella convinzione che “plants connect people” (le piante uniscono le persone). Alla festa hanno già aderito diversi garden center e chi vuol aderire può farsi conoscere nello spazio su Facebook della fondazione.

“Flormart è stata un’importante occasione per tornare ad essere un soggetto realmente attivo sul mercato – ha detto Andrea Vitali, titolare di Diade, l’agenzia pesciatina di comunicazione e marketing che è consulente di Mefit e che ha curato l’allestimento dello stand -. Ogni fiorista che è passato dall’area Federfiori ha ricevuto le informazioni per poter venire ad acquistare sul mercato di Pescia”. “Il Mefit – ha aggiunto Vitali -, grazie anche all’intervento del sindaco Giurlani, ha potuto incontrare i vertici di Flormart durante l’inaugurazione e l’assessore all’agricoltura del Veneto. E per il Mefit questi appuntamenti fieristici sono un momento di confronto con il mercato importante per proporre nuove vision e registrare il sentiment degli operatori”.

“Lo scenario che si prospetta non è ancora del tutto chiaro – ha concluso Vitali – e dipenderà anche dall’andamento di fiere come la nuova Paysage di Lione a dicembre, Essen, Flower Expo, Salon du Végétal, la nuova Myplant di Milano. Credo che in Italia sia determinante fare sistema e proporre eventi strutturati che abbiano la possibilità di attendere il loro normale consolidamento. Ma ritengo determinante l’identità toscana che è l’unico brand capace di dare valore aggiunto al prodotto. Su questo tutto il settore deve riflettere”.

 

Le reazioni dei florovivaisti pistoiesi al Flormart

Ma come sono andate le cose ai florovivaisti pesciatini? Floraviva ne ha sentiti al volo alcuni. Ecco un sintetico resoconto delle loro valutazioni.

Per l’azienda vivaistica Bonini Giulio e Figli, in breve Bonini Piante, che debuttava quest’anno al Flormart, la fiera è andata bene e c’è l’intenzione di tornarci l’anno prossimo. I contatti presi sono stati al 70% con italiani e al 30% con stranieri.

Meno positivo il parere della società agricola F.lli Papini di Marco e Stefania Papini, che hanno riscontrato molta calma a questa edizione di Flormart. L’intenzione è di ritornare anche l’anno prossimo, ma dipenderà dall’andamento del mercato. I maggiori contatti sono con operatori esteri, per loro. Inoltre i Papini credono che chi produce piante da frutto sia andato meglio.

Per Ammazzini Piante, la fiera è stata migliore delle previsioni, con meno espositori e quindi maggiore visibilità per i pesciatini, che hanno avuto contatti interessanti. L’intenzione è quindi di ritornare alla fiera l’anno prossimo, anche perché Flormart è stato il loro trampolino di lancio. Ammazzini ha avuto quest’anno più contatti stranieri rispetto alle due edizioni precedenti. Ammazzini ha riscontrato infine la capacità del florovivaismo pesciatino di reagire alla crisi, a differenza di altri distretti italiani.

Nell’azienda Agricola di Cinelli Luca, non si è visto un miglioramento della situazione, come del resto si prevedeva. Sull’anno prossimo per ora è un punto interrogativo. Per loro è più facile il rapporto con i clienti italiani, visto che sono un’azienda di tipo familiare.

Per l’azienda di Giampiero Del Ministro, la fiera è andata un po’ meglio dell’anno scorso. La maggioranza dei suoi clienti sono italiani. Tuttavia Del Ministro non condivide la data dell’anno prossimo di Flormart, che secondo lui sarebbe da rivedere. Quindi non sa ancora se parteciperà.

Presso Marchini Abeti ci si limita a parlare di fiera interessante e risultati abbastanza buoni. Sull’anno prossimo è presto per dire se parteciperanno. Inoltre precisa che hanno più clienti italiani che stranieri.

Anche da Nannini Vasco & F.lli Società Agricola si parla di fiera leggermente più positiva dell’anno scorso, ma resta un punto interrogativo per l’anno prossimo. Hanno pure loro più clienti italiani.

L’azienda Agricola Rosellini Sirio di Rosellini Maria Pia e Sabrina SSA fa una valutazione più negativa e dichiara che non parteciperà l’anno prossimo, anche perché non sono d’accordo con le date previste. L’affluenza, secondo loro, è stata minore rispetto all’anno scorso. Anche questa azienda ha più clienti italiani.

Juri Vivai di Zagni Juri e l’azienda agricola di Giusti Nicola dicono che la fiera è andata male e che non sanno se ci saranno l’anno prossimo. I loro contatti sono italiani che già conoscevano.

Nell’Azienda Agricola Rosellini Claudio si dice che la fiera non è andata bene, perché essendo calati gli espositori sono calati anche i visitatori. Non hanno ottenuto molti contatti, e si tratta di italiani che conoscevano già. L’anno prossimo non ci torneranno.

Infine alla Giorgio Tesi Group – Soc.Agr. Giorgio Tesi Vivai S.S. fanno sapere di avere più clienti stranieri. Sulla partecipazione dell’anno prossimo, dipende dalla fiera stessa, che così come è non ha più scopo di esistere. Fra i pochi visitatori, comunque, li hanno presi tutti. Quindi sono contenti del risultato lo stesso.

 

Comunicato stampa