Che sia una campagna “di sostanza”, come dicono i sostenitori dell’amministrazione, o solo “d’immagine”, come dicono gli avversari, da queste parti poco importa. Quassù la campagna di ripulitura della città non si è vista. Il “quassù” è riferito alla Montagna Pesciatina, una parte importante del territorio, soprattutto in estate, quando si ripopola, anche (aspetto importante) di turisti.
A denunciare questa situazione, con una lettera aperta su Facebook a sindaco e giunta, è una figura centrale della Valleriana, Publio Biagini, scrittore, storico locale, direttore del museo di Vellano nonché anima dell’associazionismo. Un’analisi la sua riferita a Vellano, ma che trova riscontro anche nelle altre Castella, a giudicare dai commenti al suo intervento.
«Siamo ad agosto – scrive Biagini – con i nostri paesi oserei dire in condizioni pietose (ma parlerò solo di Vellano perché vi abito). Dopo incontri, riunioni, ricevimenti e raccomandate, dove si chiedeva più attenzione per il nostro paese, ancora non abbiamo visto niente. Giovedì è venuta la spazzatrice che ha fatto solo il tratto Muraglione-Paccherino, e non si capisce perché non è arrivata al cimitero o addirittura alla rocca. Fra l’altro hanno spazzato non tagliando prima i cespugli dai muri e dai lati della strada, quindi è come se non avessero fatto niente (in compenso mi risulta che hanno fatto diverse multe). La strada che dal bivio cimitero porta all’arco della rocca, è ormai quasi inpercorribile. Le buttate dei tigli (non potati da anni) e i buscioni laterali impediscono di parcheggiare come si deve nei pochi posti disponibili, l’edera e altri arbusti ricoprono oramai tutte le antiche e fragili mura castellane fino al punto di creare possibili pericoli. Visto che a valle è stato pulito e pubblicizzato un po’ tutto, dato che tutti dite che la nostra valle è il fiore all’occhiello di Pescia, non credete che sarebbe l’ora di fare qualcosa anche dalle nostre parti?».
Fonte : Il Tirreno