«I ritardi nei pagamenti dei fondi per la non autosufficienza? Oggi non sono più un giallo. Le famiglie di Pistoia non hanno ricevuto materialmente i contributi per le badanti perché secondo informazioni da noi raccolte, la Società della Salute di Pistoia (nata nel 2010), incredibile, ha rendicontato solo il primo semestre 2012. La rendicontazione infatti è un passaggio obbligato per poter erogare il saldo 2012 e anche la prima tranche dei contributi 2013 (finora sono  oltre 4.000.000 di euro i fondi stanziati e non ancora erogati dalla Regione Toscana alla Sds pistoiese)». È la dichiarazione del consigliere regionale Pt-Ncd e membro della IV commissione Sanità, Gian Luca Lazzeri.

«Per il 2013 l’erogazione del fondo per la non autosufficienza  – sottolinea – è stato suddiviso in due tranche, la prima (periodo gennaio-agosto) viene erogata dietro presentazione da parte delle zone distretto della rendicontazione contabile del contributo assegnato l’anno precedente. Ovvero il 2012. Lo stesso meccanismo vale per la seconda tranche (periodo settembre-dicembre) la cui rendicontazione deve invece riguardare il quadrimestre precedente. La Società della Salute di Pistoia – spiega – ha rendicontato invece la prima tranche del contributo assegnato nel 2012. Pertanto non è stato materialmente erogato alla Società della Salute Pistoiese la tranche a saldo del 2012 e tutto il 2013. Si tratta di oltre 4 milioni di euro, di cui una parte riferita ai famosi contributi per le badanti. Una situazione migliore per quanto riguarda invece la Sds Valdinievole dove le risorse relative alla prima tranche del 2013 sono state erogate correttamente.

Ma non finisce qui, se le lungaggini dovessero continuare, a rischio sono anche i 1.720.000 di euro assegnati dalla Regione per il periodo gennaio-agosto 2014 con la delibera di Giunta 444 del 2014. E quindi sono a rischio anche i contributi alle badanti. Il problema ha risvolti sociali devastanti visto che  nella  zona distretto di Pistoia  fra il 2012 e il 2013 è stato registrato un raddoppio delle erogazioni del servizio di assistenza domiciliare, passando dalle 28.550 erogazioni del 2012 alle 57.079 del 2013 nella popolazione over 64. Mentre i casi presi in carico  nel 2011 sono stati 554 che salgono nel 2012 a 2,887 e nel 2013 diventano addirittura 4.294 (sempre  over 64). 

In questo contesto e dopo che con la delibera 2/2013 il direttore della Sds di Pistoia si era dimesso, cosa pensa di fare il consorzio? Assumere un nuovo direttore. La Sds di Pistoia infatti entro il 23 giugno raccoglierà le candidature per la nomina di un nuovo direttore (con uno stipendio superiore ai 100.000 euro annui) come dimostra la procedura di selezione deliberata dalla Giunta esecutiva il 17 aprile 2014. Vista l’incapacità di questo organo di svolgere funzioni vitali per la qualità della vita dei cittadini a cui fa riferimento  chiedo l’annullamento della procedura per l’assunzione e l’immediata chiusura della Sds con la nomina di un commissario ad acta per gestire la rendicontazione. Chiederò anche le motivazioni di questi ritardi che danneggiano i cittadini. Le inefficienze descritte – precisa – riaprono la questione sull’utilità dei consorzi che governano e programmano insieme alle Asl le politiche relative alla salute senza essere, come in questo caso, all’altezza del loro compito. Ed impattano duramente sul dibattito in corso nel Consiglio Regionale sul superamento delle società della salute».

Comunicato stampa