Secondo l’idea che ha ispirato il convegno, è caratteristica piuttosto comune delle religioni di concentrarsi quasi esclusivamente sulla salvezza spirituale, trascurando la dimensione per così dire ”materiale” dell’esistenza. Le religioni sembrano in genere ignorare quasi del tutto le ricadute positive che l’etica ha sugli aspetti materiali del vivere quotidiano. Persino certi adagi che affondano le radici nella tradizione spirituale, e che hanno un tempo costituito dei veri e propri capisaldi della cultura popolare, si vanno oramai perdendo. Un esempio per tutti: ”male non fare, paura non avere”. Cosa voleva dire? Voleva dire che se non si agisce secondo il male, quanto ad azioni e omissioni, non abbiamo nulla da temere, perché le forze divine ci proteggeranno premiando il nostro corretto agire. Parlando di questo diffuso atteggiamento della religione riguardo alla materia, èappena il caso di osservare che non si deve con ciò negare il gigantesco quotidiano impegno delle religioni nel sollevare dalla sofferenza edall’inedia milioni di individui attraverso l’enorme mole di beni, servizi e assistenza offerta. La responsabilità che qui si vuole evidenziare riguarda il lasciar passare quasi inosservata la possibilità di attivare, attraverso un comportamento etico, il potenziale di auto-protezione di cui l’individuo sembrerebbe autonomamente dotato.
La partecipazione al convegno è completamente gratuita. Ai partecipanti verrà offerto un buffet. Per partecipare occorre prenotarsi.
A richiesta, Le sarà rilasciato attestato di partecipazione.
Per maggiori dettagli e per l’iscrizione è possibile inviare una email all’indirizzo davide.trane@gmail.com, indicando il numero dei partecipanti con il rispettivo nome e cognome, o fornendo le medesime informazioni al numero 335.83.93.071.
Comunicato stampa