L’Associazione Destra Domani aggiunge questa breve nota all’articolo di Carlo Vivaldi- Forti intitolato: “L’imperativo categorico è: ricostruire la Destra”.

 

“Giustamente il Vivaldi-Forti, non abitando nel nostro Comune, ha preso in considerazione solo le elezioni europee e le loro conseguenze a livello nazionale. Noi che invece viviamo a Pescia, riteniamo opportuno esprimere la nostra opinione anche a livello della consultazione amministrativa locale.

I risultati elettorali amministrativi di Pescia, in sostanza, rispecchiano quelli delle europee, a parte il fatto che, una minore incidenza in zona della Lega e di Fratelli d’Italia, l’eliminazione per un vizio di forma della lista Conforti e i risultati per alcuni aspetti deludenti della precedente giunta di destra, hanno reso ancora più schiacciante la vittoria della sinistra.

A maggior ragione quindi da noi si prospetta con estrema urgenza il ripristino di un’area di centro- destra. A meno che la maggioranza dei nostri concittadini non sia contenta di perdere tutto ciò che rende ancora Pescia il capoluogo della Valdinievole.

Sì, perché come hanno avuto modo di dire durante gli incontri pre-elettorali alcuni dei nostri soci direttamente impegnati nelle varie liste di destra, gli esponenti di sinistra hanno spesso usato il termine “normalizzazione” riferendosi al tipo di interventi che intenderebbero applicare nella gestione del nostro Comune.

Col termine normalizzazione, formulato in senso politico, si intende la “piallatura” dell’intera società, ottenuta attraverso la censura dei mezzi di comunicazione, l’isolamento dei dissidenti, un controllo poliziesco e spionistico dei cittadini, per ottenere in sostanza un azzeramento di qualsiasi elemento di diversificazione che non sia in linea con l’ideologia al potere. Come dice Vivaldi Forti: “abbasso il merito, la proprietà è un furto!”

Noi ci sentiamo di aggiungere che questa azione repressiva di livellamento si applicherà con maggior determinazione nei confronti di quelle realtà locali che hanno osato in passato dissentire dalla ideologia di sinistra che da sempre domina la Regione Toscana, eleggendo giunte di diverso colore politico. Purtroppo Pescia fa parte di queste realtà.

Che questa azione sia già in corso da diverso tempo lo dimostrano i vari “furti” compiuti dalla Regione e dalla Provincia a danno del nostro Comune. Prima è scomparso il tribunale, poi è stato smembrato l’ospedale che finirà per ridursi ad un semplice Pronto Soccorso, il Commissariato di Pubblica Sicurezza è in procinto di partire per altri lidi, seguito probabilmente dai Vigili del Fuoco.

Quando il governatore Rossi ha incontrato il nostro (a quel tempo non ancora) neo-sindaco a Collodi, gli ha assicurato che avrebbe affidato lo sviluppo del Parco di Pinocchio all’assessore regionale alla cultura Sara Nocentini. Chissà che il Parco giochi di Pinocchio in chiave moderna non venga realizzato a Firenze.

Negli incontri di cui parlavamo prima, abbiamo anche avuto modo di ricordare una famosa frase di Winston Churchill: “Il capitalismo è un metodo ingiusto di distribuire la ricchezza, il comunismo è un metodo giusto di distribuire la miseria”. Noi non crediamo che i nostri concittadini abbiano scelto con il loro voto di vivere nella miseria; preferiamo credere che non considerino il PD come depositario dei tradizionali valori marxisti-leninisti patrimonio del vecchio PCI. Riteniamo però che questa visione sia errata, proprio alla luce degli episodi appena descritti.

Ecco perché ci impegneremo sempre di più nello sforzo di ricreare a Pescia un area di centro destra basata sui valori tradizionali di libertà e vera democrazia, sui valori rappresentati dalla famiglia e dal rispetto della vita umana, dal lavoro individuale e delle piccole imprese, dal riconoscimento del merito e dal rispetto della proprietà privata, dalla difesa della nostra cultura storica e delle nostre tradizioni, certi che la vera unità del popolo italiano nasca dalla conservazione delle varie diversità, concentrate in un unico contenitore nazionale.

Invitiamo quindi tutti i nostri concittadini disposti a condividere questa visione del futuro culturale e socio-politico di Pescia ad unirsi a noi nell’opera di ricostruzione di un’ area di destra vincente”.

                                                                                                                     Associazione Destra Domani