Pubblichiamo questo interessante articolo inviatoci dal Sig.Lorenzo Puccinelli Sannini, segretario dell’Associazione Destra Domani, da leggere e meditare:

“ Bene, fra pochi giorni ci siamo, avremo la possibilità di scegliere chi ci rappresenterà al Parlamento

Europeo e soprattutto potremo decidere a chi affidare l’arduo compito di governare nel prossimo futuro la nostra amata città.

Se la Corte dei Conti ha visto giusto, la giunta che sta per nascere dovrebbe avere la vita un po’ più facile di quella che l’ha preceduta, partendo da un passivo di bilancio molto più ridotto.

Malgrado le difficoltà economiche, l’amministrazione uscente ha realizzato anche cose positive, soprattutto in quei settori dove era più determinante l’impegno che non l’investimento. Prova ne sia che, grazie alla totale dedizione alla causa del Dr. Francesco Conforti, l’ospedale di Pescia, sia pure impietosamente mutilato, è ancora al suo posto è non si è trasformato in un semplice pronto soccorso.

Come ho avuto occasione di scrivere altre volte, nella realtà economica di Pescia, dove non esiste industria se non qualche sporadica cartiera, dove la floricultura purtroppo sta morendo unitamente alle grandi attività commerciali, dove l’agricoltura tradizionale si è estinta da tempo e con essa le piccole iniziative artigianali che una volta erano il vanto della nostra città; l’unico settore su cui possiamo ancora puntare con concrete possibilità di sviluppo, rimane quello del turismo, turismo nazionale ed internazionale.

Come tutti sappiamo, il patrimonio artistico, storico, culturale e anche naturalistico che possiede

l’Italia ed in particolar modo la Toscana è unico al mondo. Se noi fossimo tedeschi il nostro paese

vivrebbe esclusivamente o quasi sul turismo.

Del resto, alcuni Comuni, questa semplice realtà sembrano averla compresa. Guardate la vicina Lucca. Da città che fino a qualche decennio fa era esclusa dai circuiti internazionali, negli ultimi

anni è andata sempre più conquistandosi un posto di rilievo come obiettivo turistico sia nazionale

che straniero.

D’accordo direte voi, ma Lucca ha le mura, la musica di Puccini e due delle più belle chiese romaniche d’Italia. Certo, è vero. Tuttavia la nostra piccola Pescia ha Collodi (leggi Pinocchio),

edifici antichi che nulla hanno da invidiare a quelli lucchesi (Palagio, Palazzo del Vicario, molti palazzi di Piazza Mazzini), un museo che, se solo riuscisse a rimanere aperto, sarebbe di grande interesse, insigni opere d’arte quali la gipsoteca Libero Andreotti, il San Francesco del Berlinghieri,

la Madonna col Bambino di Angelo Puccinelli, uno dei più importanti pittori del trecento, opera, questa, vergognosamente celata nella chiesa parrocchiale di Veneri, mentre a Lucca due pale d’altare del medesimo pittore vengono orgogliosamente esposte nel Museo Guinigi. E poi la nostra

cornice collinare disseminata di oliveti, di ville settecentesche su cui domina il Convento di Colleviti e ancora, a Collodi la Villa Garzoni con il suo splendido giardino all’italiana E poi c’è la Valleriana con le sue dieci castella. Sarebbe ora che questa “svizzera pesciatina” così amata dal Sismondi cessasse di essere considerata come una palla al piede del nostro Comune, ma venisse invece valorizzata come merita e diventasse, come si è soliti dire oggi, una delle nostre eccellenze. Per pudore poi, non parlo del sempre contrastato sviluppo del Parco di Pinocchio che, se diventasse

“Pinocchioland” da solo riempirebbe le tasche di tutti i pesciatini.

Come vedete quindi, basandoci sul nostro patrimonio artistico e ambientale, tante iniziative si potrebbero realizzare anche da noi, senza bisogno di grandi investimenti, fatta eccezione per Pinocchioland (ma ci sono pure i privati). Basterebbe un po’ di fantasia, di organizzazione e tanto, tanto impegno, nella consapevolezza che turismo e cultura sono due facce della medesima medaglia e che lo sforzo che noi oggi potremmo sostenere in questi due settori strategici, costruirebbe il futuro dei nostri figli. Queste sono alcune delle occasioni finora perdute, cerchiamo di recuperarle nel prossimo futuro.

Andiamo quindi il 25 al seggio e non commettiamo l’errore di astenerci, pensando di esprimere così un voto di protesta. Il voto è un diritto ma anche un dovere, il dovere che ogni cittadino ha di manifestare la propria opinione nell’interesse della collettività.”

                                                                                                                  Lorenzo Puccinelli Sannini

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