Siamo a una settimana dalle primarie cel centrosinistra e si infittiscono i comunicati e gli incontri dei due candidati.
Oreste Giurlani invia ben 3 comunicati che pubblichiamo integralmente di seguito :
La situazione della caccia al centro dell’attenzione del candidato Sindaco per Pescia Oreste Giurlani alle primarie di coalizione programmate per il 9 marzo prossimo.
“Ho incontrato il direttivo di Federcaccia – dice Oreste Giurlani – e abbiamo fatto il punto sul ruolo e sulle aspettative dei cacciatori di Pescia. Sono più di 450 concittadini che continuano ad avere la passione per questa attività e che amano la montagna e se ne prendono cura. E’ grazie alla loro presenza rispettosa dell’ambiente – continua Giurlani – che i sentieri sono accessibili e l’invadenza dei cinghiali più controllata. La selezione quantitativa degli animali è importante per limitare il loro impatto sull’agricoltura locale che sarebbe devastante se non si provvedesse a limitarne la diffusione. L’attività venatoria ha una valenza secondo me essenziale per mantenere l’ecosistema evitando il proliferare di specie e animali che danneggiano l’agricoltura e le coltivazioni e più in generale può dare come da un apporto importante per la cura del territorio montano, troppo spesso poco “vissuto”. Non condivido certe posizioni estreme, che respingo fermamente, che vedono la caccia incompatibile con la tutela dell’ambiente e credo che la mia esperienza di amministratore locale in un territorio montano parli da sé rispetto al mio effettivo pensiero, fatto non solo di parole ma anche di scelte effettive, rispetto al valore dell’attività venatoria per i nostri territori. Vengo da un’esperienza di sindaco dove con i cacciatori locali ho avuto una decennale fattiva collaborazione e ne ho apprezzato il valore e l’importanza per il loro apporto sociale alla comunità e al territorio”.
Nell’incontro il direttivo ha anche fatto presente a Giurlani l’importanza che i cacciatori attribuiscono a disporre di un proprio punto di aggregazione, tenendo presente che la sede su cui avevano puntato, a Uso di Sotto, è stata assegnata alla Protezione Civile. Giurlani ha assicurato a Federcaccia di condividere questo obiettivo e ha preso l’impegno, nel caso di elezione a Sindaco di Pescia, di rappresentare l’esigenza di una sede in montagna ai tavoli della Provincia e della Regione per trovare una soluzione adeguata.
Con l’impegno di tutti l’ospedale di Pescia potrà tornare a essere il cuore dei servizi socio-sanitari della Valdinievole (vedi allegato
L’Ospedale è al centro del programma di Oreste Giurlani. Una scelta non scontata, che trova le proprie radici nel convincimento che non si debbano fare grandi promesse, ma che si possa e si debba ripartire dalle tante eccellenze oggi concretamente espresse dalla struttura ospedaliera, mantenendone la funzionalità. “Con puntuali interventi, l’ospedale pesciatino potrà finalmente tornare ad essere il cuore pulsante dei servizi socio-sanitari della Valdinievole, e dell’intera area vasta –dice Oreste Giurlani, candidato Sindaco alle primarie di coalizione del centrosinistra in programma il 9 marzo prossimo. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario investire sulle risorse strumentali, e sulle tante professionalità che operano all’interno della struttura.
L’ospedale al centro di una politica di rilancio dell’area con le principali criticità da superare rappresentate dalla fruibilità interna della struttura e dalla sua accessibilità, con la definizione di un adeguato piano dei parcheggi.
Una centralità, infine, che dovrà declinarsi nei nuovi modelli di assistenza socio-sanitaria, e che vede l’ospedale punto di riferimento essenziale, inserito tuttavia in un contesto di strutture sul territorio, che traducano in atti concreti quell’idea di “sanità diffusa” già da tempo al centro delle scelte della politica nazionale e regionale.
E’ questo il modello di sanità diffusa, che il programma di Giurlani ripropone, con una forte integrazione fra sanitario e sociale, nella quale il Comune diviene il centro della tutela del benessere del cittadino, che si esplica attraverso una presa in carico che può operare a vari livelli.
Un modello socio-sanitario che si collega strettamente all’idea che percorre l’intero programma di Giurlani, secondo cui il welfare deve puntare su nuovi modelli, declinabili nel cosiddetto welfare di comunità, nel quale il cittadino, l’associazionismo, le Istituzioni concorrono ognuno per la propria parte, in egual misura alla crescita della collettività.
Un modello nel quale l’assistenza sanitaria e sociale, non più universalistiche, vedono nel Comune non il mero erogatore di servizi, ma compartecipe e corresponsabile dello sviluppo collettivo, in senso economico, sociale e culturale.
Un modello, in ultima analisi, nella quale l’erogazione dei servizi sia realmente in linea con i bisogni espressi dai cittadini, e divenga fattore di coesione sociale, e quindi di tenuta complessiva del territorio. Perché la prevenzione dei conflitti sociali è la migliore risposta in un momento di crescente insicurezza e precarietà, e può essere attuata solo se il Comune è soggetto autorevole, ma anche interlocutore aperto, in un progetto condiviso.
OSPEDALE DELLA VALDINIEVOLE - PESCIA
Scheda riassuntiva del programma di Oreste GIURLANI
Non consideriamo nella scheda, ma lo evidenziamo come una delle criticità da risolvere per prime, tenendo conto del disagio e dei costi esuberanti a carico degli utenti, il problema della viabilità, collegando i vari “monoblocchi” e di rivedere le tariffe dei parcheggi e il loro ampliamento. Questi punti sono oggetto di proposte specifiche in altra sede.
- l’ ospedale c’è e rimarrà senza depauperamento di personale e di tecnologia : la garanzia dell’ impegno aziendale e regionale nell’ acquisire risorse umane e tecnologiche è stata più volte asserita e sancita con atti scritti ( condivisi alla conferenza dei sindaci ). E’ agli atti che noi guardiamo , non al facile populismo.
- resta fondamentale l’ inserimento dell’ ospedale dell’ ambito della rete ospedaliera provinciale e regionale cos’e’ la rete ospedaliera ?E’ il collegamento tra gli ospedali in modo da garantire la presa in carico dei pazienti e poterli curare dove c’e’ maggiore esperienza e professionalità. Questa è la vera equità nelle cure, non una emozione facile a dire ma in realtà povera di contenuti.In toscana le strutture ospedaliere sono attualmente in una fase di organizzazione secondo una rete “orizzontale” e non più gerarchica ( cioè dall’ ospedale più piccolo a quello più grosso) per cui ogni ospedale – e Pescia in particolare- deve trovare nell’ ambito di questa rete (= collegamento) una propria specificità mantenendo una logica cooperativa in quanto non è più pensabile che ogni ospedale sia un “elemento a solo” , autoctono con una bassa capacità di risposta reale a malattie talora molto specifiche e complesse
- E’ per questo che gli ospedali come Pescia sono un patrimonio per la Regione in quanto sono i garanti reali del patto di salute che l’ azienda stringe con la comunità : a maggior valore quanto siglato nell’ ambito del patto territoriale tra la Conferenza dei Sindaci ed Asl.
- Per tali motivi le peculiarità che l’ ospedale di Pescia , o meglio della Valdinievole, offre dovranno essere non solo mantenute ma, insieme ad altre definite nell’ambito di una sanità provinciale che ha bisogno di due gambe per camminare e non di una sola ( ad esempio alcune branche della chirugia specialistica non oncologica , la protesica ortopedica etc..).
- I punto nascita è importante e tale deve rimanere ( con la necessità di garantire la permanenza del primariato) e tutta l’ area materno infantile necessita di una ristrutturazione ed implementazione strumentale
- il mantenimento di una attivita’ di neonatologia e di assistenza pediatrica 24 ore su 24 e per 365 giorni l’anno: questo nell’ ambito dei letti di osservazione pediatrica attualmente identificati nell’ osservazione breve intensiva del deu – medicina urgenza ed accettazione
- integrazione tecnologica e sviluppo dell’area diagnostica per immagini(radiologia) per il mantenimento e potenziamento dei servizi erogati in tale ambito (domanda crescente) e delle indagini “peculiari” che vengono eseguite : lo studio RNM della dinamica del pavimento pelvico, lo studio del grosso intestino con la colonscopia virtuale e del piccolo intestino con la RNM e con la TAC, del fegato, solo per citarne alcune
- il mantenimento dell’angiografo che rappresenta nell’ambito della rete provinciale uno dei due punti fondamentali di assistenza nell’ambito delle malattie cardiovascolari evitando, quando possibile, lo spostamento del paziente: ne e’ testimone l’équipe di emodinamica che si sposta da un presidio ospedaliero all’altro per l’assistenza e terapia dei pazienti acuti ed a cui si stanno affiancando altre équipe “ mobili “ di personale sanitario ( medici ed infermieri)
- il mantenimento e l’ implementazione dell’ eccellenza rappresentata dall’ oculistica
- area medica: suo adeguamento strutturale, organizzativo e di risorse umane in modo da dare risposta alle necessità mediche sempre più impellenti che emergono dato l’invecchiamento della popolazione e l’ aumentare del numero dei pazienti con polipatologie complesse
- area chirurgica: riorganizzazione in modo da ottenere una completa integrazione con l’ attività chirurgica svolta al San Jacopo: mantenimento della chirurgia di base e spostamento di parte della chirurgia specialistica non oncologica aziendale su Pescia
- ristrutturazione area terapie intensivein modo da poter gestire i pazienti con patologie gravi attualmente collocati in strutture convenzionate ( con costi elevati) e con riscontro di inappropriatezza di gestione e dei tempi di dimissione
- il potenziamento della riabilitazione dato l’ incremento delle patologie croniche invalidanti : non dimentichiamo che riabilitazione ospedaliera svolta a Pescia e’ di riferimento aziendale e di elevata professionalità
3 Comunicati stampa